Dopo notti e notti insonni, sei finalmente riuscito a terminare il tuo manoscritto. Salvi il tuo lavoro e una sensazione di pace ti assale… ma dura poco. Cosa devi fare adesso?!
A volte, barcamenarsi nel mondo dell’editoria è davvero difficile, soprattutto quando i passaggi da fare per arrivare alla pubblicazione non sono del tutto chiari. Molto probabilmente scriverai alle case editrici e proverai a proporre il tuo lavoro. Dopodiché, ti toccherà aspettare alcuni mesi prima di ricevere un riscontro, che sia positivo o negativo. Ciononostante, esiste una terza via. Non tutti sanno, infatti, che oltre al classico invio alle case editrici (che siano EAP, gratuite o si avvalgano del crowdfunding) esiste un’altra opzione, ovvero l’autopubblicazione.
Vediamo insieme come funziona
Il selfpublishing consiste nell’autopubblicazione senza intermediari. Solitamente, ciò avviene attraverso l’uso di piattaforme online che danno la possibilità di caricare il proprio romanzo, impaginarlo e prepararlo alla vendita. Essa avviene in maniera diretta, senza la mediazione dell’editoria classica e l’autore può beneficiare di tutti i proventi. Il libro viene ugualmente dotato di codice ISBN e l’acquisto avviene tramite internet. In Italia, i siti più conosciuti su cui è possibile attuare questa operazione sono ilmiolibro.it e Amazon. Il fenomeno è senza dubbio in crescita, ma ciò non disturba realmente le case editrici, che sono così oberate di manoscritti da dover effettuare scelte sempre più selettive.
I lati positivi
Una delle cose che alletta maggiormente gli scrittori è la possibilità di avere subito il proprio libro in mano, senza dover aspettare i tempi biblici editoriali. Inoltre, i guadagni non vengono in alcun modo filtrati, e non ci si deve accontentare della piccola percentuale solitamente offerta da un contratto standard (solitamente si parla di ricavi tra il 3% e il 10%). Altrettanto interessante si rivela l’opportunità di scegliere tutto da soli, dall’immagine di copertina al prezzo finale per il consumatore.
I lati negativi
Scegliere tutto autonomamente ha anche molti risvolti negativi: i professionisti esistono proprio per guidarci su ciò che non è di nostra competenza. Il parere di un esperto può senza alcun dubbio fare la differenza. Basti pensare all’editing e alla correzione di bozze che, se fatti da chi se ne intende, possono stravolgere la qualità di un’opera. Inoltre, è proprio nell’interesse della casa editrice promuovere le proprie pubblicazioni e far sì che arrivino in libreria. Questo dovrebbe rappresentare il movente perfetto per affidarsi a chi ha a cuore il tuo testo tanto quanto te.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.