La storia e il successo dei Peanuts nel corso dei decenni

Correva l’anno 1950, per la precisione il 2 ottobre: quel giorno, su sette quotidiani statunitensi, uscì la prima striscia di un fumetto destinato ad avere un successo planetario che dura ancora ai giorni nostri: i PeanutsE dire che quel nome – Peanuts – non è mai stato amato da Charles Schulz, il loro creatore, ma facciamo qualche passo indietro.

Un po’ di Storia

Già nel 1947, Schulz era attivo tra le pagine del Minneapolis Tribune, con Li’l Folks (personcine), una striscia settimanale in cui apparivano, tra gli altri, Charlie Brown e una cane simile a Snoopy. Il successo fu discreto, abbastanza per richiamare l’attenzione di un grande distributore di fumetti di quell’epoca, la United Features Syndicate. Quest’ultima gli propose di cambiare il nome alla striscia, dal momento che Li’l Folks era un titolo simile ad altri due fumetti pubblicati in altrettanti quotidianiFu il Direttore della Produzione, tale Bill Anderson, a proporre – probabilmente a imporre – il nome “Peanuts”.

Schulz si sentì forse in obbligo di accettare quel nome, tant’è che in più occasioni dichiarò: ”Non mi piace nemmeno la parola. Non è una bella parola. È totalmente ridicola, non ha nessun significato, genera semplicemente confusione e non ha dignità. E io penso che il mio umorismo abbia dignità”. Comunque sia, la striscia fece il suo ingresso nel mondo dei fumetti, nella data di cui sopra. Ci volle una decina d’anni per arrivare al successo planetario: i Peanuts sono stati pubblicati su duemila quotidiani, vantando un pubblico di più di trecento milioni di lettori in settantacinque Paesi, senza contare i cartoni animati, gli spettacoli musicali, ma anche le magliette, i pupazzi e i manifesti.

I personaggi

Charlie Brown è fin dall’inizio il personaggio principale, gli fanno compagnia dalle prime strisce Shermy, Patty e Snoopy. Shermy è il primo a parlare nella prima striscia pubblicata: amico di Charlie Brown, apparirà per l’ultima volta nel 1977. Schulz ha man mano aggiunto altri soggetti: Violet e Schroeder fanno la loro comparsa nel 1951, Lucy e Linus nel 1952. Nel 1954 fa il suo ingresso Pig-Pen. Sally, invece, la sorellina di Charlie Brown, nel 1959. Tocca poi a Frieda (1961). Nel 1966, dalla matita di Schulz vengono fuori Woodstock, l’uccellino giallo, amico di Snoopy, e Piperita Patty. Nel 1968 arriva Franklin, nel 1971 Marcie, nel 1973 Replica, nel 1975 Spike e nel 1978 Eudora.

Nelle strisce i personaggi agiscono in diversi contesti: la squadra di baseball di cui fanno parte e che perde puntualmente ogni partita, le situazioni beffarde in cui si ritrova Charlie, come ad esempio l’albero che gli mangia gli aquiloni, gli scherzi di Lucy col pallone da football americano, o anche l’amore non corrisposto dalla ragazzina dai capelli rossi; Linus, il migliore amico di Charlie Brown, celebre per la sua coperta e per la sua devozione al Grande Cocomero. Snoopy, il bracchetto che sogna di fare lo scrittore o di essere il Barone Rosso della Prima guerra mondiale; oppure Lucy, sempre innamorata e mai corrisposta da Schroeder che suona sempre il pianoforte.

Umorismo

Il successo delle vignette disegnate da Schulz si è potuto realizzare grazie a un umorismo semplice, senza sbavature, ma sempre efficace; adatto a una fascia di età che coinvolge grandi e piccini.

E in Italia?

Nel nostro Paese è arrivato nel 1964, con un libro pubblicato dalla Milano Libri, la casa editrice di Giovanni Gandini, il creatore di Linus, il mensile che avrebbe cambiato la storia del fumetto del nostro paese. Fu Oreste Del Buono – che diresse Linus dal 1971 al 2003, con un intervallo di dieci anni – a tradurre Great Pumpkin (la Grande Zucca) con il “Grande Cocomero”, termine più adatto al pubblico italiano.

I Peanuts al cinema e alla TV

Li abbiamo potuti ammirare al cinema: nel 1969 è uscita la prima pellicola, Un bambino di nome Charlie Brown, seguito nel 1972 da Torna a casa Snoopy. L’ultimo lungometraggio, Snoopy&Friends, è uscito 2015. Ci sono state anche delle produzioni televisive: The Charlie Brown and Snoopy show degli anni Ottanta e Peanuts, una serie francese trasmessa in Italia nel 2016.

In conclusione

I Peanuts “sono vissuti” fino al 2000, anno della morte di Schulz, che nelle sue ultime volontà ha disposto che nessuno potesse continuare a disegnare le sue strisce.