Taurianova, cittadina calabrese in provincia di Reggio Calabria che conta circa 15mila abitanti, è stata insignita del titolo di Capitale del libro 2024. Nonostante la gioia del sindaco Roy Biasi e degli abitanti, non sono mancate le polemiche e le proteste da parte degli altri comuni in gara.
Fonte: Turismo.reggiocal.it
Il riconoscimento
Per concorrere come Capitale del libro, le cittadine che decidono di candidarsi devono consultare il bando specifico presente sul sito del Ministero della Cultura. La giuria è stata presieduta da Pierfranco Bruni, e si è avvalsa del giudizio di Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi. Le motivazioni che hanno portato alla scelta di Taurianova sono così riassunte:
“Il progetto di Taurianova è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante”.
L’idea di promuovere un comune del Sud è virtuosa: la Calabria da anni lotta per fiorire in un territorio ostile, in cui convivono buone intenzioni e problemi reali. Ciononostante, qualcosa ha fatto storcere il naso agli altri partecipanti.
La polemica
La scelta di premiare Taurianova come Capitale del libro 2024 non è stata contestata per la città in sé, ma perché pare che la notizia del Premio sia uscita fuori prima della proclamazione ufficiale. A parlarne è stato il sottosegretario della Lega Claudio Durigon. La notizia è trapelata prima dell’ufficialità e ciò ha provocato i malumori degli altri comuni in gara. I passaggi per rendere nota la decisione di solito prevedono un’indicazione da parte della Giuria, a cui segue un decreto del ministro e da una delibera successiva del Consiglio dei ministri. Le tappe sono state bruciate e si è saputo con anticipo come sarebbe andata a finire. Ma come ha fatto il ministro a saperlo in anticipo? Secondo quanto riportato, sarebbe stato proprio Roy Biasi (compagno di partito) a confessarglielo.
Le proteste delle altre città finaliste
Le altre quattro città finaliste, ovvero Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito, hanno dichiarato le loro perplessità a riguardo e hanno sollevato diversi dubbi rispetto alla regolarità del concorso. Ognuno di loro ha inviato una nota al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. I sindaci coinvolti hanno richiesto la sospensione in autotutela per necessario approfondimento.
È giusto evidenziare che non si tratta di un riconoscimento solo simbolico: in palio c’erano 500mila euro per finanziare il progetto presentato.
La risposta
Pierfranco Bruni, dal canto suo, ha dichiarato che sono stati seguiti i criteri del decreto e che non ha nessun timore di ricorsi.
«Il progetto di Taurianova è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante».
Fonte: Calabria live
Il primo cittadino di Taurianova si è detto felice che la sua città abbia ricevuto questa chance e ha definito le polemiche come sterili e inutili.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.