5 film ambientati in primavera

5 film ambientati in primavera

Arriva la primavera e ci si sente rinascere dopo il grigiore dell’inverno. Le giornate contano più ore di luce, l’aria si riempie del profumo dei fiori e del canto degli uccelli, e si ha la voglia di provare nuove esperienze e scrollarsi di dosso la fiacchezza dei lunghi mesi di freddo. Per celebrarla al meglio, vi proponiamo una lista di film ambientati in questa bellissima stagione.

Il favoloso mondo di Amélie

Se non avete mai visto “Il favoloso mondo di Amélie” dovete provvedere al più presto, perché questo film è un gioiellino che vi farà ridere ma vi emozionerà anche fino alle lacrime. La pellicola, diretta da Jean-Pierre Jeunet, è nota per aver portato alla ribalta Audrey Tautou, un’attrice elegante come una piccola fata, e per le tante trovate surreali ispirate alla pittura impressionista, ai fumetti e ai cartoon.

5 film ambientati in primavera

Fonte foto: wikipedia.org

Il film racconta la storia di Amélie Poulain, una ragazza parigina che lavora come cameriera in un caffè e vive diverse avventure quotidiane ai limiti del reale. La sua esistenza viene stravolta quando trova una scatola che contiene i ricordi d’infanzia di uno sconosciuto e decide di restituirgliela. Gli highlights del film? La colonna sonora di Yann Tiersen e i tanti personaggi iconici.

Memorie di una geisha

Nonostante sia ambientato in Giappone, ma interpretato quasi solo da attrici cinesi (la favolosa triade di Zhang Ziyi, Gong Li e Michelle Yeoh), “Memorie di una geisha” è un film imperdibile, per l’interpretazione perfetta, la colonna sonora sofisticata composta da John Williams e i costumi e la fotografia impareggiabili.

Tratto dal romanzo omonimo scritto da Arthur Golden, il film segue le vicende della giovane Chiyo Sakamoto (Zhang Ziyi), che nel 1929 viene venduta dal padre a una okyia, ovvero una casa delle geishe. Per colpa dei suoi occhi particolari, di uno splendido grigio-azzurro, attira l’invidia di Hatsumomo (Gong Li), una crudele geisha molto nota per il suo fascino. Anni dopo, Chiyo verrà istruita nelle arti delle geishe da Mameha (Michelle Yeoh). Vedendo il film non potrete perdervi una delle scene più affascinanti, quella in cui Chiyo viene addestrata alla danza con i ventagli.

Orgoglio e pregiudizio

I film tratti dai romanzi di Jane Austen sono sempre emozionanti, e “Orgoglio e pregiudizio” del 2005, diretto da Joe Wright e interpretato tra gli altri da Keira Knightley, centra alla perfezione l’obiettivo di coinvolgere le spettatrici. Arricchito da raffinati costumi e superbe scenografie, il film descrive la vita di Elizabeth “Lizzy” Bennet e della sua famiglia nell’Inghilterra di fine Settecento, che viene scombussolata dall’arrivo di uno scapolo facoltoso, Charles Bingley (Simon Woods), che si traferisce nella dimora vicino alla casa dei Bennet insieme alla sorella e al suo nobile e scontroso amico Darcy (Matthew Macfadyen).

Quando il Signor Bingley si innamora della primogenita delle sorelle Bennet, Jane (Rosamund Pike), ci si aspetta che anche Lizzie provi dei sentimenti per Mr. Darcy, ma tra i due nasce subito una sottile antipatia, a causa dei pregiudizi di lui e dell’orgoglio di lei. La scena più bella? Senza alcun dubbio quella in cui Elizabeth è costretta a danzare, sulle note di Henry Purcell, proprio con l’uomo che più detesta al mondo.

La città incantata

Visto che il Maestro dell’animazione Hayao Miyazaki è fresco di Oscar per il suo ultimo lavoro, “Il ragazzo e l’airone”, vi suggeriamo di festeggiare l’arrivo della primavera riguardando uno dei suoi film più famosi e belli, “La città incantata”.

La piccola Chihiro è una bimba capricciosa che, dopo aver visto i genitori trasformarsi in maiali, viene imprigionata in un mondo abitato da spiriti e bizzarre creature. Aiutata da Haku, lavorerà nella città incantata e imparerà il valore di sentimenti come l’amicizia e l’amore. Come molti dei lavori di Miyazaki, questo non è un film solo per bambini, ma è adatto anche agli adulti visti i tanti elementi di satira sociale.

Primavera, estate, autunno, inverno… E ancora primavera

I film impegnati non sono sempre dei colossi difficili da vedere e da digerire; a volte, invece, possono essere lievi e delicati, ma risultare comunque incisivi grazie al tocco impalpabile del regista, in questo caso Kim Ki-duk, vincitore del Leone d’oro e del Leone d’argento al Festival di Venezia.

La pellicola attraversa le diverse stagioni e racconta la storia di un bambino che vive in una casetta in mezzo a un lago tra le montagne e viene educato da un anziano monaco. Il giovane trascorre un’infanzia innocente e crudele (primavera), un’adolescenza in cui scopre la passione (estate), una vita adulta in cui viene dominato da un’ossessione irrefrenabile (autunno) e, infine, una vecchiaia in cui acquisisce una nuova saggezza (inverno).