Nonostante in patria sia stato più volte osteggiato dalla censura, Zhang Yimou è uno dei migliori registi cinesi di tutti i tempi. Ha realizzato diversi film eccellenti che sono entrati nella storia del cinema per l’accuratezza della fotografia, l’ottima interpretazione degli attori protagonisti, le colonne sonore evocative e i temi sociali d’impatto.
Per approfondire al meglio le caratteristiche di questo autore impareggiabile, vi proponiamo una carrellata di alcuni dei suoi film migliori.
Lanterne rosse
“Lanterne rosse” è un capolavoro per tanti motivi; malgrado in Cina sia stato vietato, infatti, ha ottenuto un Premio Oscar come miglior film straniero nel 1992.
Impreziosito dalla splendida interpretazione di Gong Li, una delle muse di questo regista prolifico, racconta la storia di Songlian, una diciannovenne che, pur di emanciparsi dalla matrigna, accetta di diventare la quarta moglie di una facoltoso aristocratico più anziano di trent’anni.
La vita all’interno della sua casa, il rispetto delle regole e il rapporto con le altre mogli sarà fin troppo difficile da sopportare per la giovane.
La storia di Qiu Ju
La recitazione di Gong Li è potente anche in questo secondo film di Zhang Yimou, in cui l’attrice interpreta Qiu Ju, una contadina che, pur di ottenere giustizia per suo marito, che è stato aggredito dal capovillaggio Wang Shantang, non esita a salire la scala gerarchica della burocrazia cinese, dal semplice poliziotto fino alla corte suprema.
Questo gioiellino di Zhang Yimou è stato premiato con un Leone d’oro a Venezia e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Gong Li.
Non uno di meno
“Non uno di meno”, malgrado sia interpretato da attori non professionisti, è un capolavoro dall’alto impatto emotivo che vi commuoverà fino alle lacrime.
Fonte foto: wikipedia.org
Ispirato al neorealismo e girato nello stile di un documentario, racconta la storia di Wei Minzhi, una ragazzina di soli tredici anni a cui viene affidato il compito di sostituire per un mese il maestro di una classe. La giovane riceverà un compenso in denaro a condizione che, al rientro dell’insegnante, non ci sia neppure uno di meno degli scolari; quando Zhang Huike, uno degli alunni, si allontanerà dalla classe per cercare lavoro in città, Wei Minzhi farà di tutto per ritrovarlo.
Hero
Primo film realizzato da Zhang Yimou nel genere wuxia, un tipo tradizionale di racconto della letteratura e del cinema cinese legato al mondo delle arti marziali, “Hero” è divenuto un must-see del 2002 e ha regalato al regista una fama internazionale. Nonostante il successo commerciale, dovuto anche al cast stellare dal momento che il film riunisce alcuni dei migliori attori del cinema cinese, da Jet Li a Tony Leung, da Maggie Cheung a Zhang Ziyi, la pellicola è superba, con una trama ben congegnata, musiche epiche e, soprattutto, una splendida fotografia, in cui c’è un uso molto particolare dei colori.
Il film è ambientato nell’antica Cina e narra la storia di un guerriero chiamato “Senza Nome”, che viene ingaggiato dal re di Qin per uccidere tre famosi assassini che hanno attentato alla sua vita. Mentre Senza Nome racconta come ha eliminato gli assassini, il re diventa sempre più sospettoso e cerca di scoprire la vera storia del guerriero.
La foresta dei pugnali volanti
Altro trionfo commerciale e altro film di genere wuxia con un cast indimenticabile che comprende interpreti come Zhang Ziyi, Takeshi Kaneshiro e Andy Lau, “La foresta dei pugnali volanti” va visto non solo per la trama complessa e ricca di colpi di scena, ma soprattutto per l’impatto visivo straordinario. I duelli ripresi nel corso del film, come quello nella foresta di bambù e la cosiddetta danza dell’eco, infatti, sono perfetti fin nei minimi dettagli.
Ambientato all’epoca della dinastia Tang, nell’859 D.C. il film e segue le vicende di Mei, una danzatrice cieca, Leo, un capitano della polizia, e l’ufficiale Jin, che riceve l’incarico di infiltrarsi nella Casa dei Pugnali Volanti, un gruppo di combattenti ribelli.
Appassionata di lettura fin da bambina, amo scrivere storie che mi fanno sognare, soprattutto di genere fantasy, fantascienza e romance.
Sulla rivista Il lettore di fantasia ho pubblicato il racconto di fantascienza “Il pianeta della memoria”, con la casa editrice Delos Digital il racconto lungo di genere chick lit “Fil Rouge”, con la casa editrice Wizards & Blakholes i racconti lunghi “L’orologio della verità”, “Alizée” e “Il drago d’acciaio”, e con Nativi Digitali Edizioni il romanzo “Fernweh”, di genere fantascientifico.
Il mio ultimo romanzo pubblicato è “Il Pugnale dei Poeti”, un high fantasy uscito con la casa editrice Lumien, mentre sulla piattaforma Wattpad è disponibile il mio romanzo “Il ragazzo con l’aura d’argento”, un urban fantasy.