Serena Rossi sarà protagonista di “Uonderbois“, una serie firmata Disney+ che ci racconterà le bellezze e le leggende della splendida città di Napoli.
Serena Rossi e le sue origini partenopee
Con una florida carriera alle spalle di attrice, cantante, doppiatrice e presentatrice, Serena Rossi è un’artista a tutto tondo che si è fatta strada mirabilmente nel panorama cinematografico e televisivo italiano.
Attualmente la “Mina Settembre” della Rai vive a Roma ormai da molti anni, ma sappiamo benissimo delle sue radici partenopee e del legame che lei stessa continua ad evidenziare con la città campana. Figlia d’arte – con un nonno celebre autore di canzoni, e genitori inseriti nell’industria musicale – è stata spinta dalla famiglia ad intraprendere la carriera artistica.
Di cosa tratterà la serie di Disney+
Sulla scia del grande Alberto Angela, che lo scorso 2021 ci ha regalato un reportage delle magnificenze della città di Napoli, Serena Rossi ci guiderà entro le viscere della città, tra miti, storie e leggende. Protagonisti dei ragazzini di 12 anni che credono nell’esistenza di “Uonderbois”. Da qui il titolo della Serie. I ragazzi cominceranno un lungo viaggio nella Napoli segreta, quella sotterranea intrisa di miti e leggende.
La serie, diretta da Andrea De Sica e Giorgio Romano, oltre al volto noto di Serena Rossi vedrà partecipare anche altri noti artisti. Ci sarà la presenza speciale di Nino D’Angelo, oltre che quelle di Massimiliano Caiazzo, Junior Rodriguez, Melissa Caturano, Catello Buonocore, Christian Chiummariello, Gennaro Filippone, Giordana Marengo, Giovanni Esposito, Ernesto Mahieux, Francesco Di Leva, Ivana Lotito.
Non è ancora nota la data di uscita di “Uonderbois”, ma con ogni probabilità andrà in onda entro il 2023. Di recente è stato annunciato l’inizio delle riprese, ovviamente nella città di Napoli.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.