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Castagneto Carducci è una località perfetta per chi vuole trascorrere una vacanza in una tranquilla ma affascinante località in Toscana. Per poterla visitare dovete raggiungere più precisamente la provincia di Livorno. Quel che più affascina di questo borgo è che si trova attorno ad un castello medievale. Non solo: è ubicato su una collina, e questo lo rene ancor più unico nel suo genere.
Come avrete sicuramente notato, nel suo nome compare il cognome del famoso poeta. E no, non è una coincidenza. Anticamente infatti si chiamava Castagneto Marittino, ma in seguito venne modificato proprio in onore di Giosuè Carducci, il quale vi passò la sua infanzia.
Cosa vedere a Castagneto Carducci
Ma cosa c’è da vedere in questo splendido borgo toscano? Innanzitutto è bene ricordare la casa in cui visse colui che gli dà il nome. Potrete trovarla nel centro della cittadina. Se poi volete visitarla, sappiate che potrete farlo nel periodo estivo dal martedì alla domenica, e ammirare il luogo che lo ospitò a lungo. Già che vi trovate in centro, poi, non lasciatevelo sfuggire e godetevi delle piacevoli e rilassanti passeggiate. Proprio qui si trovano anche dei meravigliosi punti panoramici che vale davvero la pena ammirare.
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Non perdetevi poi nemmeno il Palazzo Comunale che oggi è la sede del municipio e degli uffici.. Scoprirete che è davvero impetuoso per via della sua posizione in via Marconi, lunga discesa che si trova in direzione della costa. Vi è inoltre la Chiesa di San Lorenzo, e anche la Chiesa del S.S. Crocifisso dove troverete conservato un Crocifisso ligneo del quattrocento.
Naturalmente poi sono consigliati anche i ristoranti, dove potrete gustare dei deliziosi piatti tipici locali. Non solo mangerete bene bevendo del buon vino toscano, ma vi godrete anche un meraviglioso panorama mozzafiato. Cosa chiedere di più ad una vacanza?
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.