Continua il viaggio nei luoghi della Calabria ionica meridionale, facendo tappa a Badolato. Geograficamente ci troviamo nella provincia di Catanzaro a qualche chilometro da Soverato, un noto centro balneare della zona.
Il borgo è un paese duale, caratteristica tipica dei paesi calabresi che hanno un centro abitato nell’entroterra ed una corrispondente località nella marina. Badolato è situato in posizione collinare nelle cosiddette “pre Serre” calabresi ed è soprannominato il borgo degli angeli.
Qui negli anni ’90 è stata seguita una politica di accoglienza dei curdi – iniziata nel 1997 – e un contemporaneo recupero di edifici storici. L’esperienza di integrazione vissuta è stata raccontata in un mediometraggio Il volo, diretto dal regista Wim Wenders.
Tra le tradizioni storiche del borgo la più suggestiva è a Cunfrunta, un evento religioso che avviene la domenica di Pasqua anticipato dall’affascinante via crucis che sabato santo attraversa gli stretti i vicoli coinvolgendo circa 200 figuranti.
Badolato conserva intatta la struttura urbanistica medievale, nonostante sia stato protagonista di eventi catastrofici come il terremoto del 1783 che distrusse molti dei comuni della zona e l’alluvione degli anni ’50 del novecento.
Oggi è considerato un paese albergo per la presenza di turisti stranieri del nord Europa che hanno acquistato case in pessime condizioni e le hanno rimodernate. Ciò è stato possibile anche grazie al piccolo porto turistico di Badolato Marina, le bocche di Gallipari che consente un buon afflusso di visitatori interessati al centro storico.
Questo esperimento di vendita/acquisto se da un lato ha risolto il problema della manutenzione delle abitazioni e del completo abbandono del borgo dall’altro ne ha snaturato l’originalità poiché le case seppur recuperate, vengono vissute solo nel periodo estivo e non producono un’economia reale nel territorio. Questa scelta politica è ormai diffusa in molti borghi d’ Italia e rischia di essere un’operazione pericolosa sul lungo periodo poiché spoglia il luogo delle originali tradizioni e lo trasforma in un teatro vuoto.
Badolato ospita molte chiese e un Convento che risale al 1603: Il Convento di Santa Maria degli Angeli, situato su una piccola collina di fronte al borgo, detta Petta degli angeli. All’interno sono presenti reperti storici importanti come un crocifisso ligneo risalente al settecento. Qui i Francescani praticavano numerose attività tra cui quelle artigianali. Attualmente ospita una comunità di recupero nella quale i ragazzi si occupano delle attività di manutenzione del verde e dell’orto.
Per quanto detto sin ora, Badolato dimostra di sapersi adattare e mutare la sua forma a seconda degli interlocutori con cui si confronta, anche se vale la pena visitarlo per le sue radici storiche: un luogo risalente all’anno mille e immerso nel verde, dal quale si respira l’odore del mare assieme a quello dei frutti della terra.
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
Su Hermes scrivo di svariati temi, anche se prediligo gli argomenti di experience ed di arte.