Cosa fare in autunno in Puglia


Fonte foto: La mia Puglia

Cosa fare in autunno in Puglia?

La domanda è ben accetta perché questa regione, considerata meta estiva per eccellenza, ha tanto da offrire anche in autunno.

Autunno stagione triste?

L’autunno, dicono in molti, è una stagione triste.

Vi sembra triste allungare lo sguardo su distese di giallo e ruggine in contrasto con il grigio ‒ più comune ‒ del cielo, ma anche con un bellissimo e pungente azzurro?

Mette tristezza, secondo voi, respirare l’aria intrisa di pioggia che la terra avrà accolto restituendone il tipico profumo di una natura che beve, grata, dopo l’arsura estiva?

Può essere considerato triste passeggiare lungo viali resi morbidi dal fogliame che stanco è sceso giù dagli alberi e giace sulla terra per morire e diventare seno per nuova vita?

È triste il silenzio, la pace dei boschi che diventano culla del sonno di molti animali che vanno in letargo?

Tutt’altro

Basterà uno zaino in spalla e delle scarpe comode per procedere con l’esplorazione di luoghi suggestivi, approfittando del clima ancora mite e ammirare così il fenomeno del foliage.

Foliage in Puglia: i luoghi da visitare

Impossibile non lasciarsi coinvolgere dallo spettacolo dei colori che esplodono nelle calde tonalità dell’autunno.

Il foliage in Puglia attira sempre parecchi visitatori, soprattutto quelli dall’animo più romantico che amano ammirare le bellezze della natura.

Un elenco parziale

Uno dei luoghi pugliesi più suggestivi per ammirare il fenomeno del foliage è sicuramente la Foresta Umbra, situata nel cuore del promontorio del Gargano. Qui ci sono aceri, querce, faggi secolari.  Nella Foresta Umbra vi sono percorsi dedicati agli amanti del trekking ed aree pic-nic attrezzate per il ristoro.

Un’altra meta per chi vuole ammirare il foliage si trova in Capitanata, sui Monti Dauni. Qui sorge il bosco di Faeto, dove ci sono soprattutto tigli, sorbi ed olmi che in autunno assumono le tipiche tonalità del foliage.

Anche il Bosco dell’Incoronata, nel cuore del Tavoliere delle Puglie, è un luogo naturale meta dei tanti amanti di questo fenomeno autunnale. Qui ci sono olmi, pioppi e frassini che in autunno cambiano colore regalando ai visitatori sfumature di colori alquanto suggestive.

Accessibilità

Questi luoghi sono spesso battuti da sentieri realizzati appositamente per i visitatori, così da agevolare passeggiate comode e sicure nella natura che in questa stagione regala tavolozze di colori caldi e zaffate d’aria profumata di fresco e pulito. Anche in bici.

Il fungo cardoncello

Lungo le zone boschive delle Murge protagonista del periodo autunnale è il fungo cardoncello la cui crescita è favorita nei terreni poveri e all’ombra degli alti alberi.

Facile da distinguere rispetto alle sue varianti velenose è caratterizzato da un sapore  delicato, che ne permette la presenza in diverse ricette, solitamente ipocaloriche. Molti cuochi lo ritengono non solo una leccornia, ma una vera eccellenza.

I frutti di bosco

Lungo la Foresta Umbra o il Salento è possibile riconoscere, nascosti da cespugli in penombra, more di rovo, fragole e uva spina, dal gusto zuccherino e ottimo per torte e marmellate. Prodotti di bosco per eccellenza. È sempre consigliabile lavarle prima di assaggiarle, poiché oggetto delle attenzioni di un gran numero di insetti, ma vi confesso che nelle mie passeggiate autunnali, sfregandole per bene con un panno pulito, le assaggio senza problemi e il sapore è indescrivibile.

Le castagne

Un posto di riguardo nel periodo autunnale bisogna riservarlo alla castagna, che cresce su alberi di collina o montagna. È sulle Murge che è possibile scoprire il terreno ideale per il gustoso frutto, che si consiglia sempre di raccogliere direttamente dal terreno, già maturo e protetto dal suo spesso guscio.

I superbi castagneti che campeggiano sul Gargano, tra Vico del GarganoCarpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, e sulla Murgia sono meta di gite domenicali di famiglie, comitive e scolaresche.

Scarsa produzione

La produzione però non è più così fiorente. Si resta ancora lontani – sottolinea la Coldiretti – dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.

Oggi siamo a livelli molto bassi, ma la castagna e la sua raccolta restano un simbolo dell’autunno che attrae, soprattutto i bambini.

La castagna a tavola

Per non parlare della bontà che si porta in tavola: le castagne si possono gustare arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.

Altri frutti

Nell’Alta Murgia i più esperti sapranno sempre scovare e riconoscere le piante di finocchio o finocchietto selvatico, di colore verde con piccoli fiori gialli a forma di ombrello, giunti a maturazione a inizio settembre.

Nell’entroterra della regione l’ortaggio è spesso protagonista di un numero considerevole di ricette, in particolare per scopi aromatici.

Anche gli asparagi selvatici possono essere reperiti con discreta facilità, ricchi di sostanze nutritive e abbastanza comuni presso le aree boschive al di sotto dei 1500 metri di altitudine.

Non solo boschi

E se le passeggiate nei boschi e nelle campagne non vi bastano, in autunno, in Puglia potrete anche andare al mare. Le spiagge deserte, l’arenile compatto e le distese dei litorali ancora assolati offrono scenari suggestivi che vi faranno innamorare una volta in più di questa regione.

Proposte particolari

 La sagra del calzone, ai piedi delle Murge baresi, ad Acquaviva delle Fonti.

Ogni terzo fine settimana di ottobre va in scena un vero e proprio omaggio ai prodotti del territorio, in particolare alla cipolla rossa, regina della ricetta del calzone ripieno ma che accompagna con eleganza anche le altre prelibatezze del luogo come la salsiccia o l’agnellone alla brace, il tutto annaffiato dal famoso primitivo!

L’Artigianato di Galatina, in provincia di Lecce, è esaltato nella Fiera del Fischietto e dell’artigianato. Si svolge in autunno e durante la manifestazione le botteghe mettono in bella mostra le proprie produzioni, si svolgono laboratori sulla costruzione del fischietto, considerato oggetto artistico e porta fortuna, e si organizzano mostre di pittura e scultura. Concertini e degustazioni contornano la bella manifestazione del paese salentino.