Dozza, il paese dei murales

Tra le colline dell’appennino tosco-romagnolo che delineano il versante occidentale dell’Emilia Romagna, sorge Dozza, un piccolo borgo medievale posto sul crinale di una collina che domina la valle del fiume Sellustra. Si trova a pochi chilometri da Imola e a meno di un’ora da Bologna e conta nemmeno settemila abitanti.

 

Un posto unico e di rara bellezza, elogiato da “Forbes” che la descrive come una meta “imperdibile” per chi vuole ritrovare il fascino storico che contrasta con l’innovazione artistica.

 

Dagli anni sessanta Dozza è chiamata “Il paese dei murales”, “Il borgo delle mura dipinte” o “Il museo vivente”: disegnati sui muri delle case e dei palazzi, si contano più di 200 opere che vengono realizzate ogni due anni nel mese di Settembre da quasi 60 anni durante la manifestazione chiamata “Biennale del Muro Dipinto”, un evento sociale e artistico imperdibile in cui il paese viene invaso da centinaia di artisti contemporanei che gareggiano per guadagnarsi la possibilità di potersi esprimere sui muri e sugli usci ancora liberi della piccola fortezza medievale.

 

Da oltre mezzo secolo queste mura d’autore continuano a raccontare delle storie attraverso le 200 opere.

 

I murales più antichi e ormai sbiaditi dal tempo riguardano tematiche legate ovviamente al paesaggio e alla vita contadina: si possono osservare infatti illustrazioni di campi e vigneti; si passa poi a murales raffiguranti temi di sfondo storico-politico, per poi ammirare opere più moderne che abbracciano qualsiasi stile artistico e intrisi di significati.

 

L’idea di base secondo l’iniziativa comunale fu appunto un museo alla portata di tutti, il cui soffitto dovesse essere il cielo, e ogni rappresentazione dovesse essere fortemente significativa, con l’intento imprimere il paese nelle sue mura stesse.

 

Mentre la street art nasce in origine come espressione di dissenso e protesta, Dozza contrariamente la riutilizza e rivisita per raccontare l’armonia di un borgo mozzafiato dal periodo post-bellico a oggi.

 

All’interno della Rocca Sforzesca, posta all’apice del paese, si possono ammirare gli affreschi e i bozzetti delle opere su muro.

 

Il modo migliore per assaporare l’arte a Dozza è vagare tra i vicoli senza una meta, perdendosi ad ammirare le fantastiche opere che pare quasi vengano urlate dalle sue mura.