Lomello: antico capoluogo della Lomellina

Lomello: antico capoluogo della Lomellina

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La Lomellina sita nella zona sud-occidentale della Lombardia; oggi appare come una regione  con un’identità propria, ma la sua formazione fu il frutto di un processo lungo e complesso, che si concluse verso la fine del Medioevo.

In questa zona i boschi che ricoprivano la pianura in epoca preistorica si conservarono molto a lungo, così a lungo che nel rinascimento la zona aveva ancora ampie foreste, che fecero della Lomellina il luogo preferito per gli svaghi dei Signori di Milano. E del suo passaggio la Lomellina conserva traccia ben conservate, luoghi dal affascinanti che permettono un salto indietro nel tempo.

Il percorso non può che iniziare con la visita a prestigiosi castelli, ben conservati.

Cosa vedere

Il Castello di Scaldasole, che fu edificato fra il X ed il XII secolo, è uno di questi castelli; è attualmente abitato dalla che da secoli lo possiede, la famiglia Strada, è la fortificazione più suggestiva ed imponente di tutta la Lombardia.

Castello Valeggio è un altro luogo che merita una visi La sua la forma non è quadrata come da tradizione, ma trapezoidale,  una caratteristica che lo rende unico. Secondo la leggende il nome del castello deriva “Via Regia” nome che designava quella strada.

A distanza di dieci chilometri dal castello, troviamo Lomello. Chiamata Laumellum dai Romani, fu un importante centro commerciale e con i Longobardi, Lomello consolidò il proprio ruolo commerciale. Il luoghi di interesse sono la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Battistero di San Giovanni ad Fontes.

Sul Battistero di San Giovanni ad Fontes girano leggende curiose. Sembrerebbe che nei primi anni del 2000, un telegiornale abbia annunciato l’avvistamento dell’ombra del diavolo all’interno della Basilica, una notizia che non attira esattamente quel genered di turisti che ogni luogo spera di avere, anzi!

Un’altra leggenda, ha a che fare con la struttura portante della chiesa, pare che le colonne insieme alle volte ed alle arcate cambino di posizione. Il bene ed il male esistono da sempre, si sa, ma il diavolo nella basilica è solo una leggenda e le colonne, come le volte e le arcate, non si muovo davvero, è solo un’illusione ottica data proprio dal prospetto della basilica. Innegabile, però è il fascino di questi luoghi.

La visita, però non si ferma certo qui, ci sono altri luoghi che è doveroso visitare, per fascino, bellezza e importanza storica. Il Castello di Sartirana è la tappa successiva, è un castello che fu costruito verso lafine del 1300 per ordine di Gian Galeazzo Visconti e, poi, rafforzato dagli Sforza. All’interno del castello troviamo l’originale “Pila” inserita.

Cos’è la Pila? Il  processo di pilatura durante la lavorazione del ris, ossia quell’operazione che libera il chicco dalla lolla, dalla pula e dal farinaccio, e lo rende bianco

A questo punto dovrete spostarvi nella parte più meridionale della Lomellina, qui troviamo il piccolo borgo di Frascarolo. Il castello di questo borgo ha la classica pianta quadrata e ai quattro angoli si ergono quattro torri cilindriche. Nel castello si notano le ristrutturazioni ottocentesche e i segni delle leve del vecchio ponte levatoio, oggi sostituito da uno in muratura.

A Olevano di Lomellina, invece, troviamo un edificio rurale ristrutturato, fu stalla e fienile, oggi ospita il Museo Contadino che raccoglie gli oggetti più significativi del mondo contadino lomellino dall’Ottocento agli anni sessanta del Novecento. Per strade circondate da fossi e risaie si incontra il famoso Ponte della Gerola. Sapete che questo ponte ha qualcosa in comune con quello di Brooklyn? L’asfalto, si hai letto bene, l’asfalto è lo stesso usato anche sul famoso ponte di Newyorkese.

Il giro è finito e spero che, alla fine di questo percorso, abbiate “l’acquolina in bocca” e la voglia di visitare questo luogo e lasciarvi incantare dai suo luoghi magici.


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