Mantova è città d’acqua, quasi una “seconda Venezia“. Questo complemento è dato grazie al piccolo fiumicello il Rio che taglia a metà la città, collegando il lago superiore al lago inferiore. E’ possibile scorgere il fiume dal primo ponte che lo attraversa proprio all’altezza del convento di San Francesco.
Il legame tra il canale e i due conventi della città è molto forte. Citiamo quindi, quello dei francescani e quello dei domenicani. Quest’ultimo demolito nel secolo scorso e di cui rimane soltanto il campanile che è diventato oggi, ritrovo tradizionale per i mantovani in occasione del mercato cittadino del sabato. I francescani e i domenicani costruirono i loro conventi prorpio a ridosso della città di Mantova.
Il Rio è un canale artificiale realizzato da Alberto Pitentino nel 1190 diventando poi molto utilizzato da commercianti e artigiani.
È assai difficile passeggiare lungo il Rio. Il canale scorre tra le file ininterrotte delle abitazioni, dei palazzi e dei giardini. Il LungoRio oggi offre un percorso suggestivo della città antica per ricordare e far conoscere il luogo più amato dalle lavandaie di un tempo che lavavano i panni nel Rio. Proseguendo possiamo scorgere il Ponte di Via Massari che unisce le due parti della città. Per tutti coloro che ne fossero interessati, l’accesso alla visita è da Piazza Martiri di Belfiore, tramite una scalinata provvisoria, di recente costruzione.
Purtroppo alcune scelte urbanistiche del primo dopoguerra hanno portato alla copertura di una parte del canale trasformando il corso d’acqua. Appare a tratti quasi nascosto costringendo i visitatori ad un percorso ad ostacoli per chi lo volesse seguire dall’inizio alla fine.
Il Comune mette a disposizione delle visite guidatenei fine settimana al costo di cinque euro per persona, gratuito per i bambini fino a dieci anni. Si è deciso anche che durante la giornata di San Valentino, il costo del biglietto è di cinque euro per la coppia. Inoltre, ci sarà la possibiltà di organizzare visite guidate per scolaresche.