I cicchetti sono i tipici antipasti veneziani, simili alle tapas spagnole, la cui composizione varia a seconda del periodo dell’anno. Si tratta di un piccolo assaggio di pesce o di salumi, caldo o freddo, appoggiato su pane o polenta, da gustare anche in piedi e da accompagnare con un immancabile “ombra” di rosso o di bianco, ossia un bicchiere di vino.

La storia

Siamo a Venezia nella prima metà del XIII secolo quando, per l’intensificarsi dei traffici commerciali, il Governo della Serenissima si vede costretto a istituire due dogane: una nel bacino di San Marco (Punta della Dogana alla Salute), per le merci che arrivavano nelle navi via mare; e una a Rialto, per la pesa di quelle provenienti con i carri dalla terraferma. Sulle strade di Rialto ci si incontrava allora per commerciare, si beveva e si mangiavano a scottadito (in modo frettoloso) piccole porzioni di cibo (i futuri ciccheti serviti dai bacari, dal latino ciccus, ossia piccolissime quantità), che servivano per assorbire il vino bevuto e non ubriacarsi già di prima mattina.

Curioso è sapere che a San Marco, invece, i mercanti solitamente festeggiavano la conclusione di un affare bevendo un bicchiere di vino. All’epoca la Piazza era gremita di bancarelle di ogni genere, comprese quelle per la mescita del vino, posizionate intorno al campanile.

La varietà dei cicchetti ormai spazia dai più antichi e tradizionali a quelli moderni dati dalla creatività dell’oste o da espressa richiesta del cliente. I bacari di Venezia, infatti, almeno quelli autentici, non sono mai vuoti: dalle prime luci dell’alba alla sera tarda, vedono avvicendarsi veneziani di tutte le età, studenti universitari, ma anche qualche turista particolarmente “sgamato” in fatto di cucina veneziana DOC.

Una vera e propria istituzione in fatto di cicchetti e ombre, e in assoluto tra i migliori bacari di Venezia, Bacareto da Lele, che si trova proprio a due passi dalla stazione di Venezia Santa Lucia. Amato soprattutto dagli studenti universitari, vista la vicinanza allo IUAV dei Tolentini, il Bacareto Da Lele è famoso per i suoi deliziosi quanto inconfondibili paninetti a base di affettati tagliati al momento, spritzetti e bicchieri di vini regionali rigorosamente colmi fino all’orlo. Il tutto si consuma in piedi o seduti sui gradini del ponte di fronte. Uno dei capisaldi della dolce vita del sestiere di Cannaregio, Al Timon è un bacaro e ristorante della migliore tradizione veneziana. In questa eno-osteria la ricetta è semplice: qualche tavolo appostato sulla fondamenta, un piccolo ma elegante interno e infine la barca parcheggiata proprio di fronte (se sarete fortunati potrete trovare posto proprio qui, per consumare le vostre ombre di vino e i vostri amati cicchetti). Nel caso poi vi venisse voglia di fermarvi per cena, Al Timon è una delle migliori steak house della città.

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