Finger food è il cibo che può essere mangiato con le mani, senza bisogno di alcun utensile. Si tratta, in genere, di monoporzioni consumabili in un unico boccone, particolarmente adatti a spuntini e aperitivi ma molto versatili.
Come si presenta
Generalmente si tratta di bocconcini di cibo dall’aspetto molto curato e invitante. Permettono di organizzare un intero pranzo, dall’antipasto al dolce, preferibilmente organizzato in buffet.
Il finger food è utilizzato molto anche nei rinfreschi per i matrimoni in quanto permette una presentazione molto artistica e colorata.
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Quando si mangiava con le mani
Fin dalla notte dei tempi ci si nutriva utilizzando le mani. Successivamente l’uomo ha imparato a produrre vari strumenti per agevolare l’arte del cibarsi senza sporcarsi.
Ancora in epoca romana non si usava la forchetta, già inventata dagli Etruschi, ma i nobili usavano dei ditali d’argento per non sporcarsi le dita.
Nel 1600, pur essendo state inventate le posate, era ritenuto disdicevole mangiare la carne usando forchetta e coltello.
Come nasce il finger food
Perché si possa trovare, però, qualcosa di simile a ciò che oggi viene definito finger food bisogna risalire agli anni del proibizionismo.
Tra il 1920 e il 1930 negli speakeasy statunitensi, venivano servite, illegalmente, bevande alcoliche accompagnate da saporiti bocconcini. Questi avevano il duplice scopo di evitare che gli avventori, bevendo a stomaco vuoto, si ubriacassero troppo in fretta e, soprattutto, invitarli a consumare di più.
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Nascita del finger food attuale
Si può far risalire alla Expo Gast di Salisburgo del 2002. Alle squadre che rappresentavano i Paesi presenti venne chiesto di creare ricette di inizio pasto che potessero essere mangiate in punta di dita. A seguire vennero create delle precise regole da seguire per la preparazione di tali ricette:
- Possono essere preparazioni cotte o crude, calde o fredde.
- Devono contenere almeno tre ingredienti legati tra di loro da una logica di analogia (livelli diversi di dolcezza o sapidità) o di contrasto (morbidezza e croccantezza).
- La presentazione dev’essere molto curata sia del cibo sia dei supporti eventualmente usati per contenerlo.
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Finger food italiano
In Italia spesso si utilizza il termine cibo da strada che non sempre rispetta le regole appena viste per poter essere definito finger food, comprendendo qualsiasi cibo a partire dagli arancini al panino con la porchetta.
Ovviamente il finger food può essere rivolto sia ai palati più raffinati e ricercati che a quelli più semplici. Vediamo i 5 cibi da mangiare in punta di dita italiani più famosi.
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I cicchetti veneziani
Sono gli antipasti tipici della città lagunare che possono ricordare le tapas spagnole. Vengono preparati con ingredienti di stagione e quindi sono diversi a seconda delle stagioni.
Si tratta di piccoli assaggi di pesce o salumi, caldi o freddi, appoggiati su pane o polenta. Spesso vengono consumati in piedi accompagnati da una buona ombra di rosso o bianco.
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Arancini siciliani
Piccoli bocconcini di riso allo zafferano che racchiudono un ripieno di ragù di carne (o piselli) e mozzarella, fritti con una pastella che li rende croccanti e golosi. La loro origine si fa risalire al periodo della dominazione araba tra il IX e l’XI secolo. La versione “ciliegia” di quelli tradizionali sono altrettanto buoni ma più adatti da inserire in un buffet.
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Cuoppo napoletano
È il perfetto finger food da gustare passeggiando. Un cono di carta che contiene bocconcini fritti misti quali crocché di patate, gamberi e calamari pastellati e fritti, verdure in pastella, mozzarelline fritte ecc.
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Olive ascolane
Si sposano benissimo col cuoppo trattandosi ancora di un fritto tuttavia sono tipiche della cucina marchigiana e di conseguenza vanno citate a parte. Le olive vengono denocciolate e farcite con carne macinata e poi impanate e fritte. Sono ottime anche queste servite nel cartoccio e mangiate belle calde.
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Friciulin piemontesi
Si tratta di una ricetta “svuotafrigo”, in particolare carni arrosto, formaggi e salumi. Questi ingredienti rimediati si uniscono a uova e besciamella per farne frittatine a forma di polpettine arricchite con erbette di campo quali tarassaco, papavero e ortica.
Anche i friciulin vengono fritti e possono essere serviti sia caldi che freddi. Oggi è possibile trovarli anche a base di sole verdure, con le patate, con il riso (sempre rigorosamente avanzato). Le erbette di campo sono spesso sostituite da spinaci, biete e coste.
Per carnevale, invece, vengono preparati i frinciulin dolci alle mele.
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Questa è la mia personale classifica del finger food della tradizione italiana e spero possiate condividerla. Non mi resta che augurarvi buon appetito.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.