I migliori piatti dal mondo: la moussakà

I migliori piatti dal mondo: la moussakà

Fonte foto: www.greciamia.it

La Moussakà è uno dei piatti tradizionali greci più amati nel mondo, secondo solo ai gyros, eppure non tutti la conoscono. Ecco perché noi di Hermes Magazine abbiamo deciso di compensare questo gap considerevole, affinché i nostri lettori possano conoscere e godersi tutta la bontà di questa prelibatezza.

La Moussakà è un piatto della cucina tradizionale greca. Il piatto a prima vista potrebbe assomigliare molto alla nostra lasagna, ma in realtà nella la Moussakà non vi è traccia della sfoglia di pasta. Il piatto però segue il principio della lasagna, ossia è una stratificazione di elementi succulenti che messi insieme mandano in tilt il nostro palato.

Precisamente si tratta di uno strato di carne macinata alternata ad ortaggi e besciamella. Ovviamente però, come tutti i piatti tradizionali, bisogna dedicare ad ogni singolo elemento la giusta attenzione, per poi unirli alla fine e creare un piatto che, diciamolo, non è per tutti i giorni, ma viene solitamente mangiato nelle occasioni speciali. Tra le occasioni speciali rientra anche il fatto che l’avete appena scoperta o che vi siete ricordati della sua esistenza.

Storia del piatto

Prima di passare alla ricetta, lasciatemi raccontare un pò la storia di questo piatto. Nonostante sia considerato un piatto tradizionale greco, la Moussakà in realtà ha origini medio orientali. Sembra, infatti, che le melanzane siano arrivate in Grecia proprio grazie agli arabi, che hanno anche diffuso l’antenato della moussakà che conosciamo oggi. Ciò spiegherebbe anche il nome che, chiaramente, richiama suoni tipici della lingua araba. Pare che il nome originale fosse musakka, termine turco che a sua volta deriva dal termine arabo musaqqa’ah che vuol dire “raffreddato”, e questo perché, prima di mangiare la moussakà, va fatta un po’ raffreddare.

La più antica ricetta della Moussakà è stata ritrovata in un libro di cucina araba del 1200 e la ricetta era simile a quella che conosciamo oggi, solo senza besciamella e realizzata solo con le melanzane. Fu nel 1920 che la Moussakà diventò ufficialmente greca, con il libro dello chef Nikos Tselementes. Tselementes decise che era necessario purificare la cucina greca di ogni elemento turco, ma non era pronto ad eliminare la Moussakà – hai tutta la nostra comprensione Tselementes. Così si decise a farla diventare più “europea”. Essendo un’amante della cucina francese, pensò di inserire tra gli strati della Moussakà la besciamella. Essendo lui uno chef molto influente e la Moussakà irresistibile, la sua ricetta ci mise poco ad affermarsi. A guardare però la storia di questo piatto oggi, possiamo affermare che forse, questo piatto, in realtà dimostra proprio il contrario di quello che voleva fare Tselementes e ossia che è proprio dall’incontro delle culture che viene fuori il meglio, o forse dovremmo giustamente dire, il buono delle nostre culture. E che buono!

Ricetta

Se la Moussakà è realizzata per le occasioni speciali c’è un motivo, anzi due. Primo: per prepararla ci vuole pazienza e tempo. Ogni singolo elemento che andrà a comporre la moussakà deve essere prima a sua volta preparato. Una volta preparati poi vanno “assemblati”, come fossimo all’Ikea, e poi infornati. Tempo totale di preparazione, inclusa l’infornata, 2 ore; ma se amate cucinare e sopratutto siete delle buone forchette, il tempo speso sarà ripagato. Secondo: è abbastanza calorica come pietanza, meglio condividerla.

Detto ciò, gli ingredienti che occorrono sono:

  • 1,5 kg di melanzane
  • 500 gr di patate
  • 500 gr di carne di agnello macinata
  • 2 cipolle medie
  • 500 gr di pomodori
  • 150 gr di parmigiano grattugiato
  • 5 cucchiai d’olio e.v.o.
  • 2 spicchi d’aglio
  • sale e pepe q.b.
  • vino rosso per sfumare (facoltativo)

per la besciamella:

  • 1 litro di latte intero
  • 100 gr di burro
  • 100 gr di farina 00
  • sale fino e noce moscata q.b.

Procedimento

Partiamo dallo strato inferiore della nostra moussakà e quindi dalle patate. Prendiamo le nostre patate e tagliamole a fette rotonde e spesse. Fatto questo, le friggiamo nell’olio per frittura. Mi raccomando non fate le fettine troppo sottili temendo che non si friggano bene, la moussakà andrà in forno quindi si cuoceranno lo stesso. L’importante invece è che siano spesse almeno un mezzo centimetro, perché queste saranno la base del nostro piatto. Successivamente friggiamo anche le melanzane.

Ora passiamo a preparare un ragù di carne. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di carne macinata di agnello. In una padella mettete l’olio d’oliva con la cipolla e l’aglio; quando questi saranno belli dorati, aggiungete la carne. In questa fase, se vi piace, potete sfumare con del vino rosso. Infine, quando la carne sarà cotta, potete aggiungere i pomodori e cuocere tutto insieme per altri 30 minuti.

Infine prepariamo la besciamella. In un pentolino mettiamo il latte con il burro. Quando questo sarà sciolto, ci aggiungiamo un po’ alla volta la farina e, utilizzando una frusta, mescoleremo il tutto fino ad ottenere una crema. Ora avete tutti i componenti della vostra bellissima moussakà da assemblare. Prendete quindi una pirofila da forno, adagiate il vostro strato di patate fritte seguito dallo strato di melanzane fritte. Ora mettete il ragù e andate con il secondo strato di melanzane. Completate il tutto con la besciamella. Infornate a 180° per 30 minuti.

La ricetta greca prevede anche che possiate sostituire la melanzana con la zucchina e la carne macinata di agnello con quella di manzo.

Consigli da un’amante della moussakà: se come me amate dare più volume e consistenza alla vostra moussakà dopo lo strato di ragù aggiungete un po’ di besciamella e un piccolo strato di patate e poi chiudete il tutto col top di besciamella. Infine, gli ultimi cinque minuti in forno andate di grill, così la parte superiore diventa un po’ più colorata. Ammetto che da buona italiana ci ho messo anche del parmigiano reggiano sopra la besciamella, perdonatemi ma un piatto così cosmopolita credo che possa avere anche un pizzico di italianità.