Avete mai sentito parlare di sharenting? Molti di voi probabilmente no.
Con sharenting s’intende, nel mondo anglosassone ma anche in Italia, l’eccessiva esposizione dei bambini sui social media, Facebook, Instagram e Tik Tok in particolare. Si parla di sharenting quando i genitori condividono in modo eccessivo la vita dei propri figli, comprese foto, video e dettagli personali, su piattaforme di social media. Ma perché lo sharenting è un tema ancora troppo sottovalutato? Perché nessuno in Italia, se non pochi illuminati, parlano di sharenting?
La verità è che nel nostro paese c’è ancora poca consapevolezza su quanto siano potenti i social media per veicolare informazioni, valori e messaggi politici, ed è per questo che ancora oggi in pochi si pongono problemi legati alla privacy dei minorenni sui social media.
Condividere immagini quotidiane dei propri figli è qualcosa che sta diventando sempre più comune, ma molti cominciano a considerare questa tendenza problematica per diversi motivi, se la condivisione avviene in modo eccessivo o irresponsabile.
Tra i problemi che sociologi, genitori consapevoli e insegnanti si pongono ce ne sono tre su cui vale la pena riflettere insieme:
Sharenting e violazione della privacy
I minori non hanno la capacità di dare il loro consenso informato all’essere presenti su social media. Condividere dettagli personali, foto e video dei nostri figli può violare la loro privacy, esponendoli a rischi futuri.
Sharenting e sicurezza
Condividere informazioni dettagliate sulla vita di un bambino, come la scuola che frequentano, la loro routine o posizione, può rendere più facile per i malintenzionati individuare e danneggiare il bambino.
Sharenting e pressione sociale
Lo sharenting può contribuire alla creazione di aspettative irrealistiche riguardo alla genitorialità, poiché le persone tendono a condividere solo i momenti migliori e più felici, lasciando spesso fuori le sfide e le difficoltà legate all’essere genitori. Impossibile non pensare al fatto che il costante confronto con le vite di molti genitori perfetti (almeno all’apparenza) sui social potrebbe portare a una sensazione di insoddisfazione e inadeguatezza da parte di quelle madri e padri che invece trovano il loro ruolo difficile ed estenuante. La pressione generata dallo sharenting può aumentare i livelli di stress e ansia tra i genitori, poiché spinti a adeguarsi a uno standard irrealistico.
Elisa Serra è nata e vive a Torino. Di professione editrice, insegnante e social media manager, nel tempo libero principalmente dorme. E’ una persona estremamente ironica, anche se conoscendola non si direbbe.
Nei ritagli di tempo scrive per Hermes Magazine e Land Magazine.