Ambrogio Delivery è una nuova piattaforma made in Napoli di consegne a domicilio. Tramite una semplice app, che sarà in funzione a partire dal prossimo mese di gennaio, sarà possibile per gli utenti ordinare la cena al ristorante, regalare fiori, acquistare nei propri negozi preferiti, ordinare la spesa: tutto ciò, e molto altro, senza muoversi da casa, con recapito al proprio domicilio.
Prima dell’inaugurazione ufficiale del servizio, però, gli ideatori Pasquale Corvino e Marco Urso hanno deciso di aderire a un’iniziativa solidale ammirevole, promossa dall’Assessore comunale al Patrimonio, ai lavori pubblici e ai giovani Alessandra Clemente.
Il progetto, dal nome “Giocattolo Sospeso”, prende il via proprio in questi giorni vicini al Natale e l’idea è esattamente la stessa che sta alla base del noto “caffè sospeso” napoletano. Tutti coloro che acquistano un giocattolo in uno dei negozi aderenti all’iniziativa, ne possono lasciare un secondo già pagato, da donare a un bambino bisognoso, che altrimenti non riceverà regali.
Gli stessi negozi coinvolti si incaricheranno poi di comunicare ai rider di Ambrogio Delivery l’indirizzo a cui recapitare i doni, e i giocattoli verranno consegnati gratuitamente, rendendo felici diversi bambini. Queste prime consegne così importanti dal punto di vista sociale e solidale, agli occhi degli ideatori di Ambrogio Delivery sembrano il modo migliore per inaugurare il servizio dei loro rider. Servizio che, per altro, durante quest’anno complicato si è rivelato decisamente utile e funzionale per la maggior parte della popolazione, e in molti casi anche indispensabile.
Una volta che la piattaforma sarà pronta, nel mese di gennaio, ristoranti, negozi, supermercati e altre strutture interessate al servizio, potranno stipulare un abbonamento mensile con l’azienda Ambrogio Delivery, che si occuperà di gestire la consegna della merce a domicilio presso i clienti. Un modo questo, per le piccole attività, di non perdere clientela, a dispetto di qualsiasi restrizione in vigore.
Eterna indecisa e vagabonda, mi sono laureata in Lingue e poi in Economia, studiando tra Italia, Spagna e Francia. Ora divido le mie energie tra il lavoro in ambito export, Hermes Magazine e il mio blog The Worldwide Journal. Oltre a scrivere e organizzare compulsivamente viaggi e gite, leggo parecchio. Ho un debole per i soffitti affrescati, l’est del mondo e i cactus.