Siena, città conosciuta per il suo immenso patrimonio storico ed artistico, ma anche per il famoso Palio, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, si ferma. A causa dell’emergenza Coronavirus, infatti, sono stati annullati i Palii del 2 luglio e del 16 agosto. A prendere questa decisione è stato il sindaco Luigi De Mossi insieme al Magistrato delle contrade, i vertici delle 17 contrade senesi, il decano e il vice decano dei capitani.
Inizialmente rinviate al 22 agosto e al 26 settembre, le due competizioni non si svolgeranno a causa delle limitazioni previste per contrastare l’emergenza Covid-19. Non accadeva da 76 anni, infatti durante la Seconda guerra Mondiale, dal 1940 al 1944 è stata l’ultima volta che il Palio si è fermato.
“E’ stata una decisione sofferta ma unanime. C’è stata la massima condivisione e c’è in tutti il massimo dispiacere. In queste condizioni non è possibile celebrare la Nostra Festa. Il Palio è una festa di popolo e in questo momento, con queste condizioni non la si può vivere. Il controllo sul distanziamento sociale sarebbe impossibile. Avevamo tenuto una porta aperta, pensando di rimandare la decisione, ma adesso era arrivato il momento di scegliere: la città e i senesi hanno bisogno di certezze”. Queste le parole del sindaco.
La proposta di Vincenzo Bencini
In questo periodo di incertezza lavorativa ed economica è arrivata la proposta di Vincenzo Bencini, un imprenditore della contrada del Bruco, che fa appello ai suoi concittadini per aiutare le famiglie in difficoltà con i soldi che solitamente vengono spesi per il palio.
“Faccio un appello: utilizziamo per chi ha bisogno quanto il Comune destina al Palio, spendiamo i soldi della Contrada non per un fantino o per una sottoscrizione ma per un pensionato che non riesce a pagare le bollette o a fare la spesa, per una coppia di giovani che non ha un tetto. Ogni Contrada aiuti i suoi figli. Per il bene della nostra città, prima risolviamo le emergenze e sconfiggiamo definitivamente il coronavirus, poi pensiamo a divertirci”.
Nel frattempo si parla di una corsa straordinaria quando la situazione si sarà tranquillizzata, ma è ancora tutto da vedere.
Amante della scrittura e del cibo. Scrivo da quando ho memoria, mangio più o meno da sempre. Giornalista Pubblicista dal 2017, con la nascita di Hermes Magazine ho realizzato un mio piccolo, grande sogno. Oggi, oltre a dedicarmi a ciò che amo, lavoro in un’agenzia di comunicazione come Social Media Manager.