La rivista Science Advances ha recentemente pubblicato uno studio, che mette in discussione anni e anni di ricerca paleontologica.
La ricerca
Fino ad ora, gli studi scientifici riguardanti l’epoca preistorica ci hanno fatto credere che le mansioni di uomini e donne fossero nettamente divise e che la caccia fosse un compito prettamente maschile. Tuttavia, una nuova ricerca in tal senso, ha smentito le nostre credenze, rivelando che un terzo dei cacciatori nelle Americhe in quel periodo storico fosse di sesso femminile.
Tutto è nato dal ritrovamento dei resti di una donna cacciatrice risalenti a ben novemila anni fa, situati in Perù. La scoperta sensazionale è opera di un gruppo di archeologi e risale al 2018. Ciò ha riacceso nell’osteologo della squadra, Jim Watson, dubbi e quesiti sui ruoli di genere nella Preistoria. Lo scienziato ha deciso di parlarne con l’archeologo Randal Hass, che ha avviato le indagini per uno studio più approfondito poi pubblicato su Science Advances.
In seguito, sono venuti alla luce molti altri corpi di donna che si trovavano seppelliti proprio con gli strumenti per la caccia grossa: su 26 esseri umani analizzati, ben 16 erano femmine, suggerendo così che le donne rappresentavano ben più del 30 per cento dei cacciatori e ribaltando di conseguenza le certezze acquisite fino ad oggi.
I ruoli di genere nella Preistoria
Questo vuol dire che, nonostante per anni abbiamo dato per scontato i ruoli di genere, in realtà già diecimila anni fa uomini e donne assumevano il ruolo più confacente al gruppo sociale, dimostrando che la parità di genere è molto più naturale e spontanea di quanto creduto fino ad ora. Soltanto in un secondo momento, infatti, con il subentrare delle strutture sociali, le donne sono state relegate a ruoli rigidi e ben precisi. Lo sguardo viziato del patriarcato ha influenzato quello che abbiamo appreso fino ad ora, avvalorando involontariamente la disparità di genere assimilata negli anni.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.