Viaggi all’estero, da settembre cosa succederà?

Il 2020 è stato contraddistinto dall’arrivo del Coronavirus, che ha sconvolto le nostre vite e ci ha costretto a cambiare i nostri comportamenti e l’approccio sociale con le altre persone. La società civile ha imposto quindi, nuove regole comportamentali e anche il turismo ha dovuto cambiare strategie e adeguarsi in questa particolare fase storica.

 

Se prima del Coronavirus era tutto normale e fare un viaggio era più che una routine, ora a causa del distanziamento sociale, il settore turistico ha invertito rotta e viaggiare all’estero è diventato un problema serio. I contagi da Covid-19 sono in aumento già da più di un mese e il governo ha imposto nuove regole da rispettare rigorosamente, soprattutto per chi viaggia all’estero.  

 

Regole da seguire per chi rientra dall’estero

 

Fino al 7 settembre 2020 e sicuramente anche per tutto il mese è vietato l’ingresso e il transito in Italia, a tutte le persone che nei precedenti quattordici giorni hanno soggiornato in uno dei seguenti paesi:

 

– Armenia, Bahrein, Bangladesh,

– Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile,

– Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova

– Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana

– Kosovo, Montenegro, Serbia

 

Ci sono delle eccezioni per tutte quelle persone che rivestono ruoli internazionali come:

– Funzionari

– Diplomatici

– Personale Amministrativo e tecnico di missioni diplomatiche

– Impiegati Consolari

– Personale Militare

 

Data questa grande ristrettezza, bisognerà prestare la massima attenzione ed evitare viaggi all’estero, soprattutto nei paesi appena menzionati in quanto si rischia di ritornare indietro con l’elevazione di sanzioni amministrative.

 

Per chi dovesse rientrare invece da questi paesi europei, non c’è nessun tipo di ristrettezza e non è previsto alcun isolamento fiduciario o sorveglianza sanitaria:

 

Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca,

– Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,

– Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta

– Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca,

– Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria,

– Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Regno Unito,

– Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco

 

Per chi dovesse rientrare invece in Italia, da uno stato non presente nella precedente lista dovrà comunicare immediatamente al Dipartimento di Prevenzione il suo ingresso, con obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di almeno quattrodici giorni.

 

Le misure cautelative per arginare la proliferazione del virus con conseguenti contagi, sta rallentando tutte le attività ma, in particolar modo quella legata al turismo e le norme da rispettare emanate su disposizione dell’OMS sono sempre più ferree. In conclusione, chi dovesse rientrare da un viaggio di lavoro o da un viaggio di piacere, dovrà attenersi alle normative vigenti, fino a nuove disposizioni, che si evolveranno, in base all’andamento dei contagi da Coronavirus.

 

Chi è costretto a viaggiare, dovrà comunque attenersi alle regole basilari:

 

– lavarsi periodicamente le mani,

– indossare la mascherina,

– evitare di toccare altre persone,

– mantenere la distanza dagli altri di almeno un metro

 

E tutto ciò che di volta in volta disporrà l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), per cercare di arginare il virus, nell’attesa di un vaccino che possa migliorare sensibilmente la situazione e questo è l’augurio di tutti.