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Quando si pensa a Cremona si pensa al Duomo, al Museo del violino o al Torrazzo, ma non tutti sanno che la città lombarda dall’immenso patrimonio culturale custodisce un gioiellino storico, fucina attiva di arte e musica: il teatro Ponchielli.
Storia
Nato dalle ceneri del precedente Teatro della Società, la sua costruzione iniziò nel 1806. Il nuovo progetto venne affidato al noto architetto Luigi Canonica che, particolarmente ispirato, realizzò uno fra i più grandi e importanti teatri dell’epoca, sia per acustica che per progettazione, disegnando la sala a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi e galleria. Inoltre, quando un nuovo incendio, nel 1824, distrusse una parte della struttura, in occasione del ripristino, il palcoscenico fu ulteriormente allargato.
Originariamente fu chiamato Teatro della Concordia, fino al 1907 quando fu intitolato al compositore Amilcare Ponchielli.
I tesori storici
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Il teatro Ponchielli fu uno dei primi teatri italiani ad essere dotato di luce elettrica. Il suo lampadario originale, che dispone di ben 80 lampadine, è ancora in uso. Alla sua cura viene riservata la massima attenzione con una manutenzione accurata e periodica. Il lampadario, infatti, viene issato in cupola con una carrucola fissa per essere poi pulito e revisionato.
Oltre al suo maestoso lampadario il teatro vanta un orologio storico, risalente agli inizi dell’800 e tutt’oggi funzionante. Il meccanismo di funzionamento è bizzarro: le ore, infatti, vengono cadenzate dal contrappeso di una pietra del carico di 20 kg che quando tocca terra fa arrestare l’orologio. La sua autonomia è di 12 ore e viene ricaricato tutte le sere in cui sono previsti spettacoli.
Ma il fiore all’occhiello che arricchisce il patrimonio storico del teatro è sicuramente il Sipario Rizzi. Il Ponchielli, precisamente, custodisce intatto uno dei sipari antichi più belli d’Italia. Realizzato nel 1891 dal pittore cremonese Antonio Rizzi, è dipinto ad olio nonostante le sue imponenti misure (7 mt. x 11 mt.). Raffigura L’allegoria della storia della musica e viene ancora utilizzato in alcune serate della stagione concertistica. Una vera e propria opera d’arte da mostrare ai più fortunati spettatori.
Fonte foto: teatroponchielli.it
Il teatro oggi
Dal 1986 il Teatro Ponchielli è proprietà comunale e dal 1989 la gestione pubblica ha incentivato interventi di restauro, ripristino ma soprattutto di indispensabile adeguamento tecnologico. Dal 2003 è gestito dalla Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli e ospita Opera, Danza, Musica, Teatro oltre a concerti di musica leggera e altri eventi. Evento di spicco è il Monteverdi Festival, immancabile appuntamento annuale per la città di Cremona, dedicato alla musica barocca e che celebra il compositore cremonese Claudio Monteverdi.
Il Ponchielli, insomma, ha una certa età ma non la dimostra, si mantiene in forma e sembra abbia intenzione di continuare a mostrare il suo splendore per tanto tempo ancora. E avvalora il concetto attraverso un suggestivo percorso che non lascerà nulla all’immaginazione. E’ possibile, infatti, visitare il Teatro previa prenotazione. Una guida condurrà i più curiosi fra palco, camerini, tesori storici e platea per poi accompagnarli alla scoperta di affascinanti luoghi e suggestivi angoli celati che il Ponchielli rivelerà solo a coloro che si lasceranno trasportare fra le sue ricche mura storiche, dove l’arte ha da sempre radicato le sue innumerevoli espressioni.
Sono una mamma felicemente impegnata e iperattiva. Ma questo non mi impedisce di dedicarmi alle mie grandi passioni. Sono una viaggiatrice ossessiva compulsiva. Viaggio in camper e la natura è il mio elemento. Amo la musica, i libri, il cinema. Sono una sportiva e lo sport è una delle mie più grandi passioni. La scrittura fa parte di me sin dai tempi dell’adolescenza, quando fra le pagine di un diario segreto era possibile scoprire la vera me con i sentimenti più profondi.
Il mio pensiero positivo? Mai abbandonare i propri sogni in un cassetto. Possiamo conservali con cura senza mai rinunciarvi. Tante volte mi sono fermata a riflettere e altrettante volte mi sono reinventata per partire con un nuovo progetto, una nuova sfida.
” nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo”