Tra vecchie e nuove figure editoriali

Tra vecchie e nuove figure editoriali

Tra vecchie e nuove figure editoriali che seguono l’evoluzione della filiera, sempre più spesso il mondo editoriale rientra nei desideri lavorativi delle persone, ma pochi sanno che gli sbocchi professionali sono moltissimi.

Vediamo cosa si intende, innanzitutto, per EDITORIA

L’editoria è, prima di tutto, un’attività culturale, che riporta storie e competenze di un singolo individuo ad un gruppo di utenti molto vasto che vengono definiti “lettori”. In questo processo di trasposizione vi sono diversi passaggi, curati ogni volta da persone diverse o, in alcuni casi, da una singola persona che vanta più competenze, capitanate dalla figura che si riconosce sotto il termine di “editore”.

Tra vecchie e nuove figure editoriali

Editore

L’editore è quindi l’artefice e il responsabile di questo processo, colui che ne permette il buon fine. La supervisione dell’editore permette un corretto processo di trasposizione, valutandone la veridicità e la fattibilità, per mantenere la credibilità e competenza del prodotto. Questa figura sta, però, andando via via perdendo di importanza, a causa dell’avvento delle autopubblicazioni, ovvero di materiale pubblicato senza nessun tipo di controllo o di certificazione di competenza.

Andiamo a vedere le figure professionali classiche

  • Riferite e collegate al testo e all’autore:
    • autore: è colui che ha creato l’opera e la “prima stesura”, ovvero che ha lavorato alla storia e ai personaggi e che ne detiene la proprietà intellettuale. Può avere un contratto di esclusiva con un singolo editore o lavorare in proprio scegliendo man mano con chi pubblicare;
    • agente letterario o agenzia letteraria: rappresenta gli interessi dell’autore oppure del proprietario dei diritti. Funge da tramite tra questi e gli editori, cercando di trovare la collocazione migliore per l’opera e un contesto che possa essere in grado di valorizzarla. Supervisiona questi rapporti fino alla scadenza del contratto assicurandosi che ne vengano rispettati i termini;
    • Ghost Writer: è la figura che viene ingaggiata per scrivere un testo che andrà poi attribuito a nomi più noti e di maggiore attrattiva. Spesso si tratta di biografie di personaggi famosi, contenuti web o qualsiasi altro contenuto scritto con competenza a cui, però, per finalità pubblicitarie si preferisce attribuire un nome più spendibile commercialmente. Si tratta perciò di persone molto competenti e professionalmente molto preparate che, però, non accostano il proprio nome all’opera in nessuna maniera.
  • Riferite alla fattibilità e alla progettazione dell’opera:
    • direttore editoriale: chi valuta l’interesse nei confronti dell’opera e che da l’approvazione all’acquisizione della stessa da parte della casa editrice e può essere paragonato a un direttore generale. Nel caso di una piccola e media impresa può coincidere con l’editore;
    • curatore editoriale: colui che mantiene i rapporti con gli autori dei testi già aquisiti e che cerca nuovi talenti. Non è inusuale che viva in un altro paese rispetto a quello di appartenenza della casa editrice, pochè funcge anche da talent scout per opere già edite in altre lingue che vengono poi tradotte per la pubblicazione ;
    • direttore di collana: cura i contenuti delle singole collane tematiche, è specializzato in uno o più generi letterari;
    • consulente editoriale: è quella figura che si occupa di valutare i manoscritti. Si tratta di una figura molto importante sopratutto per quanto riguarda le pubblicazioni specialistiche e i manuali (medici, scientifici,…) e ne controlla la coerenza e veridicità, quindi si tratta di figure altamente specializzate .
  • Riferite alla collaborazione per la realizzazione del manoscritto finale :
    • curatore editoriale: si può definire come una sorta di “Angelo Custode” dell’autore, che lo segue nel controllo dell’opera, discute assieme a lui i contenuti e la storia in se, fino ad arrivare al lavoro finito. Non è una figura molto utilizzata, e spesso coincide con il correttore di bozze;
    • designer e/o grafico editoriale: è la figura che si occupa di rendere il manoscritto finale idoneo alla pubblicazione, sotto il punto di vista pratico. Ne cura quindi la copertina, l’impaginazione e tutto ciò che riguarda la parte grafica, mantenendo le regole generali della casa editrice di appartenenza;
    • correttore di bozze: legge attentamente le bozze di stampa alla ricerca di eventuali refusi.
    • traduttore: si occupa della traduzione del manoscritto originale, se acquisito da mercati stranieri o se si è intenzionati ad esportarlo rispetto alla lingua madre della casa editrice.
    • redattore di collana: è la figura che si occupa della coordinazione di tutte le figure sopra riportate in questa sezione, e che ne approva il lavoro finale. Si occupa di una collana (che solitamente contiene un solo genere letterario) e ne è il responsabile;
  • Riferito alla produzione dell’ “oggetto-libro” nella versione cartacea:
    • direttore di produzione: è colui che segue tutto il processo produttivo garantendo la qualità ed i tempi di produzione;
    • tecnici di produzione: sono coloro che detengono la gestione dell’intero processo produttivo, occupandosi del reperimento delle materie prime e dei fornitori;
    • tipografo: è colui che stampa il prodotto editoriale.
  • Riferito alla distribuzione:
    • distributore: chi si occupa dei far reperire l’opera nelle librerie attraverso un canale distributivo capillare e complesso;
    • promotore: promuove il libro presso le librerie, anche se spesso questa figura coincide con quella dell’autore;
    • pubblicitario: ovvero chi cura la campagna pubblicitaria e il marketing che verte attorno all’opera
    • critico letterario: è colui che, tramite rubriche specializzate o recensioni su giornali, riviste o siti web, commenta, analizza, boccia o promuove il prodotto editoriale;
    • libraio: è colui che mette nel catalogo della propria libreria i libri da offrire al lettore, scegliendone la disposizione fisica negli scaffali e nelle vetrine.

Tra vecchie e nuove figure editoriali

Vediamo ora alcune delle nuove figure che vertono attorno all’editoria

  • self publishing assistant: Con l’avvento del self publishing si è sentita la necessità di creare delle figure che supportano l’autopubblicazione dei lavori. Spesso si tratta di figure editoriali “classiche” come il curatore editoriale o il correttore di bozze, che si adattano a questa nuova forma di pubblicazione;
  • Book Blogger: direttamente legato al mondo dei social, si tratta di un’evoluzione digitale del “critico letterario” che si occupa di leggere e recensire i libri attraverso i social con video o recensioni scritte, in particolare molti si improvvisano e pochi ne hanno le competenze effettive, ma sta sempre più prendendo piede rovinando la credibilità dei critici competenti e formati;
  • direttore analisi dati e consumi: maggiori sono le dimensioni della casa editrice, più possibilità ci sono che una figura venga scelta, internamente all’azienda o al di fuori soprattutto per occuparsi della ricerca e analisi delle abitudini di consumo. Ciò che emerge da tale analisi può essere utilizzato per commissionare nuovi titoli, riproporre titoli di catalogo, e lavorare a più stretto contatto con rivenditori e canali di vendita per ottenere migliori risultati di vendita;
  • direttore di progetto digitale: come l’editor, questa figura è il punto di riferimento per tracciare le tendenze emergenti nel digitale e adattare i contenuti editoriali, novità e catalogo, a queste nuove forme. Il suo ruolo prevede la collaborazione con redazione e ufficio marketing per supervisionare il prodotto finale, sia esso un’app, l’anteprima video di un libro, un sito Web interattivo, un concorso o un gioco;
  • direttore relazioni con la community: questa posizione prevede il contatto con community verticali legate a aree specifiche come giardinaggio, esoterismo, biografie, sport, fantascienza, fantasy, romanzi rosa o storia militare. Questo può significare lavorare con l’editor di un blog o creare un sito dove pubblicare storie inedite in materia. L’obiettivo è arrivare a essere identificati con una materia e vendere libri o altri prodotti collegati che la trattano;
  • specialista social media: le preferenze degli utilizzatori di social media sono in continua evoluzione, sembra impossibile tener traccia di ciò che va e ciò che non va. Inoltre, i social media richiedono che chiunque – sia esso un’azienda o un singolo individuo – si esprima con una voce autentica. Ciò comporta la produzione e gestione di un blog per un autore, libro o serie o la creazione di un profilo di un personaggio su Twitter.

Tra vecchie e nuove figure editoriali

Ovviamente per presentare queste figure è stato utilizzato un genere “neutro”, tuttavia possono essere ricoperte da qualsiasi genere senza alcuna sorta di discriminazione, se non quella intellettiva, poiché per ricoprirne una qualsiasi serve preparazione e competenza. Pertanto ora basta solo decidere su quale specializzarsi, buon lavoro!