Essere raffigurati nel presepe artistico napoletano – specie se creato dalle abili mani degli artigiani per antonomasia, i Ferrigno di San Gregorio Armeno – è un po’ vincere la Coppa del Mondo. Un onore, oltre che una piacevole sorpresa, toccata a fine 2020 a Gabriele Pagliarani, titolare del Bagno 26 a Rimini.
Gabriele sta alla spiaggia, al turismo balneare, alla città che vanta il titolo di Capitale europea della vacanza, come il cacio sui maccheroni; lo champagne alle fragole; il cioccolato sul pane appena sfornato. La sua miniatura appare oggi nel novero dei personaggi che più di altri rappresentano e hanno rappresentato i volti famosi non solo del mondo del cinema, dello spettacolo, della politica e dello sport. Pagliarani, infatti, è inserito accanto al premier Giuseppe Conte, al leader della Lega Matteo Salvini, allo Chef Antonino Cannavacciuolo, al Cavaliere Silvio Berlusconi e all’indimenticabile, udite udite, Diego Armando Maradona.
In questa ampia rassegna di statuine, negli anni via via rinnovate in base alle preferenze e ai cambiamenti suscitati da cronaca e attualità, il “nostro” Gabriele si è ritagliato un bel posto al sole. Proprio lui che di sole se ne intende e che al sole, ogni estate, brucia un’energia e una vitalità imprenditoriale pressoché inesauribili. Al ritmo delle onde non smette mai di progettare, inventare, proporre, modellare e trasformare.
Non c’è giornale, tv, radio italiana o estera – specie in Europa – in cui Gabriele non sia comparso almeno una volta. E ciò dispensando il suo buonumore o la sua personalissima “didattica” dello stare bene sul bagnasciuga.
A San Gregorio Armeno, la bottega dei Ferrigno si è così messa al lavoro realizzando una mini riproduzione del bagnino rivierasco. A prepararla e dipingerla, mantenendo ogni dettaglio dell’uomo, ritratto nell’immancabile divisa in pantaloncini, infradito e canottiera blu, è stato Marco Ferrigno, il prosecutore della dinastia dopo la scomparsa del padre Giuseppe. Un’arte solidamente cittadina, tramandata di generazione in generazione dal 1836 in poi (fate voi due conti!).
L’idea di Gabriele Pagliarani nel presepe all’ombra del Vesuvio, arriva da una lunga amicizia e frequentazione personale. Dai giorni di relax vissuti da Marco Ferrigno in quel di Riccione e Rimini. Conoscere il titolare del Bagno 26 è stato piuttosto naturale, vista e considerata la fama che precede, e segue, l’imprenditore romagnolo. La statuetta, con le sembianze di Pagliarani, è frutto del desiderio espresso dal bagnino e della conseguente risposta positiva del Maestro campano.
Curiosità finale: la miniatura di Pagliarani è collocata nella bottega a fianco di quel Diego Armando Maradona la cui venerazione a Napoli è forse – diciamo forse – seconda solo a San Gennaro. Insomma, dalla celebrità del pallone alla celebrità dell’ombrellone, ci è voluta un’inezia. È venuto quasi naturale (debite differenze comprese…).