Anche in quest’anno del tutto particolare, è arrivato il momento di stappare il vino novello e, per fortuna, è anche accompagnato da alcune belle notizie.
Il vino novello è il primo vino prodotto nella nuova stagione vitivinicola, ha una gradazione intorno agli 11° e si ottiene mediante una particolare lavorazione dell’uva, chiamata macerazione carbonica. Senza entrare troppo nei dettagli, questa tecnica prevede l’immissione dei grappoli d’uva, lasciati interi, all’interno di un contenitore, chiuso ermeticamente, in cui viene inserita anidride carbonica, e lì rimangono per un breve periodo di tempo. Il risultato è un vino leggero e facile da bere, dal gusto fresco, poco tannico, dal colore vivo e acceso che si deve consumare entro pochi mesi dalla messa in commercio.
In Italia, i vitigni che possono essere lavorati con questa tecnica e, quindi, avere la loro linea di vino novello sono ben 60, tutti IGT e DOC, ed ognuno ha le sue caratteristiche specifiche ed il suo gusto peculiare. Purtroppo però, forse a causa di questa grande varietà o forse perché, spesso, sono i produttori stessi a non dare importanza a questo tipo di produzione, le vendite di vino novello negli ultimi anni hanno subito un colpo d’arresto molto importante: dai 18 milioni di bottiglie vendute qualche anno fa, si è passati ai soli 4 milioni dell’anno scorso.
Quest’anno però ci sono delle buone notizie: nonostante la produzione italiana per il 2020 si è stimata essere intorno ai 3,5 milioni di bottiglie (secondo la Coldiretti), il nostro vino novello pare battere la nazione rivale storica, ossia la Francia, che ha dato i natali a questo tipo di produzione con il Beaujolais nouveau. Infatti, sembra che in Francia la vendemmia non sia andata benissimo e anche la data per stappare il novello sia stata posticipata al 19 novembre 2020. L’altra buona notizia è che quest’anno, il nostro novello, pare essere particolarmente buono, parola di chi ieri ha avuto la fortuna di assaggiarlo.
Purtroppo le restrizioni Covid, quest’anno, ci impediscono di festeggiare la nuova raccolta, ed è un peccato perché, come tutti gli anni, il momento dell’entrata in commercio del vino novello era l’occasione per far partire le visite guidate alle cantine, sagre, fiere e rassegne, nonché una serie di eventi, lungo tutta la nostra penisola, per degustarlo in abbinamento con castagne, formaggi, funghi e salumi, accostamenti classici e decisamente azzeccati.
Per sostenere le aziende vinicole, possiamo andare ad acquistare una bella bottiglia di vino novello, magari del nostro territorio, e brindare con i nostri amici…se non è possibile farlo dal vivo, per quest’anno ci accontentiamo di farlo anche tramite una videochiamata, l’importante è brindare, stare insieme e passare dei bei momenti.