1978 muore Keith Moon

Keith Moon, il lunatico batterista degli Who

Chi ama la musica e segue tutte le dinamiche che ruotano intorno a essa, non può fare a meno di restare sbalordito dal ruolo che hanno i batteristi all’interno di un gruppo musicale.

Un batterista è sempre stato imitato anche dai ragazzini ed è ancora oggi il sogno di molti amanti della musica poter un giorno stare davanti a una batteria musicale. Chi ha qualche anno in più, ricorderà senza ombra di dubbio uno dei più grandi batteristi della storia come Keith Moon.

Il 7 settembre 2021 ricorre il suo 43° anniversario di morte e molti ancora lo ricordano con un po’ di nostalgia.

Moon era il batterista del gruppo britannico Who (gruppo musicale rock che ha venduto oltre 100 milioni di dischi).

Chi era Keith Moon?

Keith Moon nasce a Londra il 23 agosto 1946 da Alfred e Kathleen Moon. Nel 1990 è entrato a far parte della Rock and Roll Hall of Fame (museo dedicato ai mostri sacri della musica con sede a Cleveland in America).

Nel 2011 si è classificato come secondo miglior batterista di tutti i tempi dopo John Henry Bonham (un altro batterista britannico famoso). Questa classifica è stata stilata ben 35 anni dopo la sua morte dai favolosi lettori della rivista Rolling Stone, il noto periodico musicale statunitense

La sua particolarità comunque era quella di aver imparato la batteria sin da giovane. Non ha avuto mai la possibilità di scrivere o leggere la musica ma imparò solamente ascoltando un’infinità di dischi, era infatti un autodidatta. L’artista era molto eccentrico tanto da far scoppiare la sua batteria durante un concerto tenutosi nel 1967 al programma televisivo The Smothers Brothers Comedy Hour. In quell’occasione inserì una piccola carica di esplosivo all’interno di una delle grancasse della sua batteria. Al momento opportuno la fece esplodere ferendo sé stesso e un altro componente del gruppo Who.

Fonte foto: interestrip.com

Questa sua eccentricità gli maturò l’appellativo di “Moon the Loon” che significava Moon il lunatico. Aveva comunque un carattere irascibile e tumultuoso tanto che durante la sua carriera distrusse numerose camere d’albergo, provocando ingenti danni.

La sua vita sempre al limite lo ha portato ad avere un collasso durante il concerto tenutosi al Cow Palace Arena di Daly City in California nel 1973. Il malore è stato provocato da un mix di tranquillanti e brandy di cui ne faceva spesso uso durante le sue esibizioni.

Un artista poliedrico, eccentrico e irrequieto che lo ha portato ad essere, seppur in giovane età, uno dei migliori batteristi della storia.