Fonte foto: Logo ufficiale del Booker Prize
Sei libri su 125 di quest’anno scelti per l‘international Booker Prize di questo 2021. Libri che spaziano da fiction a saggistica, proprio come riporta il Guardian. Si parte con At Night All Blood is Black di David Diop, storia di un soldato senegalese sul fronte occidentale durante la Prima guerra mondiale, al libro di memorie familiari di Maria Stepanova, In Memory of Memory, fino al saggio storico scritto da Éric Vuillard, La guerra dei poveri.
Ma cosa è il Booker Prize?
Si tratta di una rassegna internazionale che premia ogni anno la miglior opera di narrativa tradotta in lingua inglese.
«Sicuramente tra i tanti libri che abbiamo letto ce n’erano di buoni, di semplici, che raccontavano la storia dall’inizio alla fine in maniera lineare. Ma nel complesso, quelli che abbiamo trovato più entusiasmanti stavano facendo qualcosa di leggermente diverso dalla narrativa convenzionale».
Commenta così la presidente della giuria Lucy Hughes-Hallett, motivando ai presenti la scelta dei 6 romanzi su 125 opere di quest’anno.
Quest’anno ha visto il trionfo della saggistica ma anche dell’editoria indipendente, come ha sottolineato l’agenzia LiteraryHub:
«La narrativa assume molte forme diverse e alcuni dei libri si sono avvicinati alla scrittura storica. Alcuni di loro erano praticamente saggi, altri sembravano profondamente personali, come fossero libri di memorie».
Tra le opere scelte, anche un romanzo tradotto in italiano Quando abbiamo smesso di capire il mondo, di Benjamín Labatout pubblicato nel bel paese da Adelphi. Questo romanzo racconta la storia di Thomas Müntzer, una figura complessa vissuta durante il periodo storico della Riforma protestante. Si tratta, hanno sentenziato i giudici, “di un incredibile esempio di rivisitazione storica e di denuncia della disuguaglianza”.
La shortlist del Booker Prize 2021
Gli altri libri vincitori, quindi, sono:
– Fratelli d’anima di David Diop, tradotto dal francese da Anna Moschovakis (Pushkin Press, in Italia con Neri Pozza)
– The Dangers of Smoking in Bed di Mariana Enríquez, tradotto dallo spagnolo da Megan McDowell (Granta Books)
– The Employees di Olga Ravn, tradotto dal danese da Martin Aitken (Lolli Editions)
– In Memory of Memory di Maria Stepanova, tradotto dal russo da Sasha Dugdale (Fitzcarraldo Editions)
– La guerra dei poveri di Éric Vuillard, tradotto dal francese da Mark Polizzotti (Pan Macmillan, in Italia con edizioni e/o)
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.