Situata nell’estremità nord-occidentale della provincia di Treviso si trova Possagno, una piccola città di appena 2200 abitanti che ha visto i natali di un’importante figura dell’arte italiana. Infatti, questa è anche la città natale di Antonio Canova, scultore e pittore conosciuto per essere uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo.
Oltre ad ammirare alcuni dei luoghi dedicati a Canova, qui a Possagno non mancano quegli itinerari fatti a posta per chi ama camminare in mezzo alla natura. Essendo circondata da catene montuose e posta ai piedi del Massiccio del Monte Grappa, la città ha non poco da offrire.
Un po’ di storia
Le origini di Possagno rimangono un po’ avvolte nel mistero. Infatti, nei dintorni esistevano insediamenti neolitici attribuibili agli antichi Veneti (o paleoveneti) prima e un castrum romano poi. In età medievale, vista la sua posizione geografica, ha visto letteralmente ogni popolazione barbarica esistente: Eruli, Goti, Unni e Longobardi.
Comunque, nel 1076 era conosciuta come loco Pussagno e il suo assetto urbano era molto simile a quello odierno. Come buona parte dei piccoli centri, anche Possagno ha visto numerosi proprietari, a cominciare dagli Ezzelini nell’XI secolo. A questi si succedettero i Rover, di origine germanica, e dopo numerose vicissitudini (e cambi di proprietà più o meno loschi) entrò nei domini della Serenissima.
L’arrivo del XVII secolo presentò alcune disgrazie: la peste, le grandinate che distrussero gran parte dei raccolti e un violento sisma che danneggiò la quasi totalità di Possagno. Di lì a poco, comunque, sarebbero arrivate le “grandi invasioni straniere“: Napoleone in primis e gli Austriaci poi. Il Novecento non fu da meno, poiché proprio il territorio possagnese fu teatro di violenti scontri durante la Prima Guerra Mondiale e di frequenti rastrellamenti da parte dei tedeschi nel conflitto successivo.
Ad oggi, Possagno è conosciuta sia per esser stata la città natia dello scultore neoclassico Canova, sia per le fornaci che producono laterizio, conosciute sin dal 1600.
Fonte: venetouno.it
Sulle tracce di Canova…
Alcuni dei luoghi da visitare assolutamente in quel di Possagno sono, appunto, il Museo Canova, costituito dalla sua casa natale, dove si possono ammirare i suoi dipinti, le sue incisioni, la sua strumentazione e molto altro; dalla cosiddetta gipsoteca che dal 1836, anno della sua realizzazione, raccoglie tutti i modelli originali delle sculture in gesso; e la biblioteca con annesso archivio storico.
Altra chicca del borgo è sicuramente il Tempio Canoviano, opera architettonica progettata dallo stesso Canova. Costruito tra il 1819 e il 1830, altro non è che la chiesa parrocchiale di Possagno, ed è l’unione di tre elementi differenti: la civiltà greca (il colonnato simile a quello del Partenone), la cultura romana (la cupola semisferica che si rifà a quella del Pantheon) e la grandezza cristiana (simboleggiata dall’altare maggiore).
Fonte: Facebook (Museo Gypsotheca Antonio Canova)
…e dei sentieri tra natura e storia
I dintorni di Possagno sono costituiti da montagne boscose. Non mancano, dunque, i sentieri che corrono lungo tutto il versante pedemontano. E soprattutto, non mancano gli itinerari dedicati alla memoria: ricordiamo che questo luogo è stato teatro di alcuni degli scontri più sanguinosi della cosiddetta Grande guerra.
Il sentiero per eccellenza che unisce storia e natura è sicuramente il Percorso della Memoria. Nato dal lavoro del Gruppo Alpini Possagno, è situato sul Monte Palon e presenta ben 1000 metri di trincee, 300 metri di gallerie ed alcuni appostamenti e baracche. Nel versante meridionale del monte si trova una grande croce, posta nel 1925 in ricordo dei caduti in battaglia. Il Percorso si raggiunge attraverso il sentiero CAI n°192.
Fonte: visitmontegrappa.com
Oltre Possagno: tra montagna e pianura
Una volta terminato il tour a Possagno e dintorni, avete parecchie scelte a vostra disposizione. Nelle vicinanze del borgo, infatti, potete trovare Bassano del Grappa, Montebelluna e le “piccole” località di Valdobbiadene e Pieve di Soligo. Risalendo le pendici del Monte Grappa, potete arrivare al Sacrario Militare.
Altrimenti, se volete andare ancora più lontano, sappiate che Possagno si trova in una posizione abbastanza comoda per raggiungere Treviso e Castelfranco Veneto. Per i più temerari: potete arrivare persino a Belluno e al cospetto delle omonime Dolomiti nel giro di un’ora, partendo proprio da Possagno!
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.