una messa in scena posticcia

“Una messa in scena posticcia” di Valerio Carbone – Recensione

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Fonte foto: thewisemagazine.it

L’opera in breve

Il romanzo Una messa in scena posticcia rappresenta a pieno il dramma di chi perde un amore e se ne rende conto troppo tardi. È proprio ciò che accade a Sorcio, il protagonista dell’opera, seguito e assecondato dal migliore amico, Banana. I due si ritroveranno ad affrontare diverse difficoltà in giro per l’Europa. Ad alternarsi all’intensa storia, entreranno in azione i dialoghi di un Dio stanco e annoiato in preda alle proprie nevrosi.  

L’autore

A scrivere il romanzo, uscito questo febbraio dalla casa editrice Efesto, è Valerio Carbone, trentaseienne romano, psicologo e dottore di ricerca filosofica, il quale è ormai impegnato nel campo dell’editoria da ben dieci anni. Solamente nel 2019 ha assunto il ruolo di proprietario e responsabile della casa editrice Haiku. Tra i diversi testi da lui scritti troviamo il romanzo Il mercante d’acqua, edizione Haiku (2019) e Il fantastico mondo di Fruitore di Nonsense, edizione Efesto (2017).

La trama 

Il romanzo Una messa in scena posticcia si apre con la scena dei due protagonisti, dagli strambi nomi, Sorcio e Banana, impegnati nella fuga tra le strade di Parigi, a seguito di un furto. È da quell’istante che paragoniamo Sorcio ad un pazzo, scoprendo fin da subito il motivo della sua pazzia, ossia l’amore per la sorella di Banana, Alice. È con i soldi del furto che prova a riconquistarla, fuggendo dalla città dell’amore, per formare una nuova vita insieme a lei, aspettandola a Barcellona, per poi trasferirsi a Oporto. Al momento dell’atterraggio dell’aereo, che avrebbe dovuto portare Alice, Sorcio vede scemare tutto il suo entusiasmo all’arrivo dell’amico, Banana. Da lì tutto va a rotoli, e si ritrova a girare per l’intera Europa, pur di riuscire ad arrivare da Alice. All’intensa storia si alternano i dialoghi di Dio, in cui primeggia l’amore, la filosofia, mostrandosi a noi come un dio annoiato e stanco, ma in grado di portarci a ragionare su quasi tutti gli aspetti della vita. 

In quest’opera ritroviamo in maniera particolare tantissimi dialoghi, i quali ci permettono di capire a fondo i personaggi. Tra tutti, spicca la differenza tra i due protagonisti, Sorcio più audace e istintivo, capace di rischiare per ciò che davvero desidera, al contrario di Banana più serio e razionale, ma è proprio questa differenza tra i due che riesce a farli essere un duo mitico.


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