Dal 21 ottobre a questa parte, Morgan è la voce del nuovo podcast chiamato Ikaros – Le ali di cera del rock. Realizzato dal progetto conosciuto come Gli Ascoltabili, è dedicato a tutti quei personaggi della musica che, nonostante la loro morte prematura, hanno lasciato il segno nella storia.
Fonte: webl0g.net
Le ali di cera del rock (e non solo)
La serie, che potete trovare su Spotify, è divisa in 18 puntate che vengono pubblicate a cadenza settimanale ogni giovedì, e racconta le diverse vite travagliate di alcuni dei geni della musica che hanno fatto la storia, sebbene ci abbiano lasciati prematuramente.
Sono stati raccontati personaggi come Whitney Houston, Amy Winehouse e Jeff Buckley, e nelle prossime settimane ne verranno presentati molti altri, tra i quali Kurt Cobain (e come non parlare della star più conosciuta di sempre e amata da diverse generazioni?) e Judy Gardaland.
Il nome della serie si ispira al mito di Icaro (o Ikaros), che rinchiuso nel labirinto di re Minosse nell’isola di Creta, riuscì a fuggire insieme al padre Dedalo grazie a delle ali di cera e piume, e nonostante le raccomandazioni di quest’ultimo, il figlio volò troppo in alto, così in alto che il sole sciolse la cera. Così, Icaro cadde in mare.
I testi del podcast sono stati realizzati da un folto team di autori tra cui Giacomo Zito, Martina Marasco, Giuseppe Paternò Raddusa e Maria Triberti. La colonna sonora, invece, è opera di Alessandro Ciani (Operà Musica). La voce, come già detto, è di Morgan, cantante, musicista, giudice di X Factor e membro più conosciuto del gruppo dei Bluvertigo.
Il primo podcast canonico di Morgan
Il cantante e musicista dichiara al Corriere che Ikaros è il suo primo podcast canonico, se così si può definire. Questo perché, l’anno prima, aveva ideato un audiolibro, intitolato L’audiolibro di Morgan, che in parte si rifà al suo libro autobiografico Io, l’amore, la musica, gli stronzi e Dio.
A proposito di quest’ultimo lavoro, egli dichiara: “È la cosa più importante che ho fatto nella mia vita. Racchiude anni di lavoro, sono cinque ore e mezza di musica e narrazione. È stata un’esperienza talmente importante che tutto quello che ho fatto dopo e farò in futuro rientra al suo interno.“.
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.