Finalmente avete scritto un libro. Avrete passato giornate intere a documentarvi, a patire notti insonni rimuginando sulla trama e ancora adesso non siete del tutto convinti di ciò che ne è venuto fuori (c’è ancora quella virgola di troppo o quel termine non del tutto esatto).
D’altra parte già vi figurate la vostra futura carriera da scrittori, le presentazioni del libro nelle varie location per intellettuali, le interviste in tv, vostra madre che vi saluta commossa dalla platea e i vari editori che si scannano per accaparrarsi il vostro prossimo best seller!
È una visione giusto un tantino ottimista, ma se si deve sognare tanto vale farlo bene! L’unico problema è: cosa fare dopo aver scritto un libro? Come si procede per iniziare la “scalata al successo”? Qui di seguito vi proponiamo alcuni consigli utili.
Una revisione completa dell’opera
Sì, perché la prima stesura non sempre è quella giusta. Rileggete attentamente più e più volte, perché si tratta ancora di una bozza di quello che sarà il vostro lavoro finito. Non solo la forma andrà rivista (le frasi ripetitive, i periodi troppo lunghi e complessi) ma anche la trama stessa, allo scopo di essere certi di aver scritto qualcosa di coerente e lineare nella sua totalità; attenzione soprattutto ai personaggi! Assicuratevi che siano caratterizzati in maniera credibile e interessante e, se necessario, eliminate il superfluo senza scervellarvi troppo. Dopo aver effettuato questo lavoro, lasciate passare qualche settimana e poi tornate a lavorare sul progetto a mente lucida.
L’opinione del pubblico
Dopo un paio di giri di riscrittura e revisione, siete pronti per presentare la vostra storia ad una giuria in grado di dare dei pareri spassionati. Attenzione! Questo ruolo deve essere ricoperto esclusivamente da una o più persone che siano dirette, spregiudicate e possibilmente esperte del genere che trattate nella vostra opera (poi, magari, anche un parente o un amico potranno darvi il loro parere che probabilmente non sarà troppo obiettivo). Fate molta attenzione alle opinioni degli altri, soprattutto se più di una persona solleva la stessa perplessità o apprezza lo stesso passaggio: probabilmente sta lì l’essenza del vostro romanzo. D’altro canto, però, è bene non farsi condizionare troppo e seguire comunque ciò che sentite sia coerente con la vostra persona e le vostre idee.
La pubblicazione
Arriviamo così alla fase più articolata. Quando si sceglie di voler pubblicare un libro, solitamente ci sono due alternative: il self-publishing e l’editoria tradizionale.
“Self-publishing” significa letteralmente auto pubblicazione, quindi senza ricorrere ad un editore ma basandosi sulla presenza di un sito o piattaforma on-line dove l’autore ha la possibilità di mettere in vendita il proprio libro ( le vendite avvengono attraverso internet o, in alcuni casi, possono prevedere il coinvolgimento di punti vendita tradizionali come le librerie). Questa strada ha molti vantaggi: resterete padroni dei diritti, sarà possibile guadagnare di più e non sarà necessario scendere a compromessi. D’altronde, però, bisognerà essere davvero molto furbi e audaci per ottenere successo perché purtroppo non avrete nessuno che si occupi di rivedere l’opera, di pubblicizzarla e distribuirla.
Se si vuole seguire invece la via dell’ editoria, occorrerà stilare una lista: il web è pieno di liste di case editrici di medie o piccole dimensioni; basterà andare sui loro siti, vagliare i loro cataloghi e soprattutto assicurarsi che trattino il vostro genere (fantasy, sci-fi, giallo, ecc.). Ma soprattutto ricordate che il servizio deve essere free (non a pagamento), infatti erroneamente a quanto si può pensare i veri editori non chiedono retribuzioni per pubblicare le vostre opere!
Una volta stilata la lista, dovrete inviare una mail ad ognuna delle case editrici contenente:
– Una sinossi, cioè un riassunto breve ma molto dettagliato dell’opera, che dovrà in poche righe attirare l’attenzione dell’editore;
– Il testo in formato word riveduto e corretto, completi dei vostri dati personali (nome, cognome, indirizzo e numero di telefono) e del titolo in prima pagina;
– Una breve nota autobiografica, una descrizione personale con accenni agli studi o all’esperienza lavorativa (anche con eventuali trascorsi in ambito editoriale) che sia sempre esaustiva ma concisa. A questo punto non resta che…
Attendere con tanta pazienza e non demordere!
I tempi dell’editoria, si sa, non sono brevi. Ci vuole innanzitutto del tempo per leggere tutto, e magari prima del vostro manoscritto ci saranno già altri centocinquanta testi in fila. Se poi l’editore specifica che la risposta arriverà entro una serie di settimane o mesi, e al termine di questo periodo nulla ancora si vede all’orizzonte, ahimè la “non risposta” sarà da considerare come come un rifiuto. Di solito comunque è difficile che venga letto tutto il testo, ed è per questo motivo che la sinossi è fondamentale, come fosse il trailer di un film che vi fa venire voglia di correre al cinema!
In ogni caso, è importante non arrendersi e soprattutto non dimenticare di crearsi una rete di contatti, ad esempio una buona abitudine può essere quella di frequentare forum e gruppi di lettori e scrittori, che vi daranno la possibilità di dimostrare il vostro potenziale e la vostra capacità di creare contenuti originali e interessanti. Poi, non si sa mai, da cosa nasce cosa e un giorno qualcuno potrebbe sentir parlare di voi, per poi leggere con maggiore attenzione le vostre opere.
Ricordate sempre che il primo manoscritto di J.K. Rowling è stato rifiutato da ben dodici case editrici, prima di essere pubblicato!
Perciò tentate e ritentate, e non smettete mai di sognare in grande.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.