carne alla pizzaiola

Carne alla pizzaiola: la ricetta napoletana

I primi accenni alla carne alla pizzaiola, anche se si parlava di “carne al pomidoro”, si ritrovano in una relazione della Polizia del lontano 1854, quando, nelle cantine di Giovanni Ascione al Largo Cavalcatoio, si scatenò una sanguinosa rissa tra una decina di clienti “libertini”. La strada dell’”Imbrecciata” era il centro della prostituzione e della camorra del quartiere Vicaria. Nella relazione del 1854 si evidenziava una situazione che tutti ben sapevano, ovvero le vendite abusive di liquori, le partite di morra, tocco, zecchinetto e primiera che si tenevano nelle cantine, i “lupanari”, il gran numero di prostitute provenienti in gran parte dalle province, le risse continue provocate anche dal consumo del vino di Gragnano.

L’abbondante consumo di vino, come sostiene lo scrittore Abele De Blasio, era favorito dai piatti che venivano serviti a tavola come le zuppe di soffritto, i timpani di maccheroni, le minestre di peperoni e melenzane e la “carne al pomidoro”, che dovrebbe essere la carne alla pizzaiola, piatti che all’epoca poteva permettersi chi manipolava il danaro e non certo i meno abbienti.

Dietro questi piatti c’era il fiorente contrabbando delle materie prime: il mercato napoletano delle carni fino al 1872 era controllato dai Borrelli di Sant’Anastasia, così come il mercato di frutta e verdura era gestita dai Lubrano, quelli di Porta di Massa, mentre il contrabbando del vino di Gragnano e del Vesuvio era sotto l’egida degli Scarpati di San Sebastiano, detti “I Vammana”.

Etimologia

Il termine pizzaiola deriva la sua origine dalla parola pizza, in particolare dalla pizza marinara che, come questa, viene condita con pomodoro, aglio ed origano.

Le fettine alla pizzaiola nascono come piatto povero; nelle zone più disagiate della città si preparavano queste fettine per riciclare avanzi di carne o di sugo in esubero.

Ricetta e preparazione delle fettine alla pizzaiola

Ingredienti per 4 persone

  • 4 fettine di vitello senza osso (fesa)
  • 400 grammi di pomodori pelati in scatola
  • Origano
  • 2 spicchi d’aglio
  • Olio extravergone d’oliva
  • Sale
  • Pepe

Spezzettate i pomodori con l’aiuto di un coltello. Mettete in una padella capiente dell’olio extravergine d’oliva e gli spicchi d’aglio, precedentemente sbucciati e ponete la padella sul fuoco. Fate dorare gli spicchi d’aglio e poi aggiungeteli. Aggiungete in padella i pomodori pelati, un po’ di sale e pepe macinato, una manciata di origano, facendo cuocere il sughetto per circa 10 minuti per farlo restringere. Unite le fettine di fesa di vitello, salatele aggiungendo delle cucchiaiate abbondanti di sugo al pomodoro, facendole cuocere per 1 o 2 minuti per lato. Spegnete i fornelli, aggiungete un filo di olio extravergine a crudo prima di servire il piatto in tavola.