Teatro San Cassiano di Venezia: la sua storia

Teatro San Cassiano di Venezia: la sua storia

Il Teatro San Cassiano di Venezia è stato il primo teatro pubblico per l’opera in musica. Il suo nome è preso dalla parrocchia di San Cassiano in cui era situato. Questo teatro ha una storia sicuramente particolare, di cui scopriremo qualcosa oggi.

Storia e demolizione

Il Teatro San Cassiano fu inaugurato nel 1637, ma la sua costruzione iniziò nel 1581. Una volta inaugurato, fu subito messo in chiaro che fosse un teatro d’opera, ovvero costruito appositamente per mettere in scena il melodramma.

Del teatro del 1637 non si possiede alcuna immagine, nè dell’interno nè dell’esterno, ciò che conosciamo della sua struttura dell’epoca viene solo da alcuni documenti. Sappiamo però che venne inaugurato con L’Andromeda di Francesco Manelli e Benedetto Ferrari. Quest’inaugurazione fu un evento più influente di quanto possiamo immaginare: fu infatti l’inizio del meccanismo commerciale basato sull’acquisto di un biglietto d’ingresso da parte di ogni singolo spettatore.

Alla fine del ‘700, secondo Giacomo Casanova, nel Teatrodonne di malavita e giovinotti prostituiti commettono ne’ palchi in quarto ordine que’ delitti che il governo, soffrendoli, vuole almeno che non sieno esposti all’altrui vista“, descrizione che ha ovviamente fatto supporre uno stato di decadimento del luogo.

L’ultima stagione fu poi quella del 1798, nel corso della quale vennero allestite due opere: La Sposa di stravagante temperamento e Gli umori contrari. Nel 1805, poi, i francesi ne decisero la definitiva chiusura e il teatro fu poi demolito nel 1812.

Il progetto di ricostruzione

È attualmente in corso un progetto di ricostruire questo teatro. Il progetto è ideato, finanziato e guidato da Paul Atkin, fondatore del Teatro San Cassiano Group Ltd. L’idea era già nata nel 1999, ma la ricerca sulla fattibilità è iniziata nel 2015.

In seguito, il lancio ufficiale del progetto ha avuto luogo a Venezia nel 2019.

Una volta ricostruito, il Teatro San Cassiano di Venezia mirerà infine a diventare nuovamente un teatro pubblico e specializzato nell’allestimento di opere del ‘600 e del ‘700. Avrà inoltre come obiettivo quello di divenire un centro mondiale per l’esplorazione delle varie pratiche storicamente consapevoli e per rivitalizzare da un punto di vista commerciale e culturale la città di Venezia.