L’Italia è costellata di bellissimi borghi e tantissime località si fregiano del primato di “Borgo più bello d’Italia“. E in effetti, in qualunque di essi si vada, si resta ammaliati dal loro fascino e particolarità. Uno di questi è il borgo di Chiusa – Klausen a Bolzano.
Il borgo di Chiusa – Klausen
Fonte foto: sudtirolerland.it
Siamo in Trentino Alto Adige, nella provincia autonoma di Bolzano. Il borgo di Chiusa – Klausen, il cui doppio nome è dato dal bilinguismo italo-tedesco della zona, deve il suo nome alla chiusa del corso d’acqua Isarco, così come scritto già nel 1000 d.C.
Il borgo di Chiusa si contraddistingue per i tetti a punta, le costruzioni in pietra e i viottoli che si diramano per tutto il territorio. Accanto a tutto ciò, boschi e passeggiate dove poter avventurarsi in percorsi pensati dal ciclo turismo al mountain bike più adrenalinico, passeggiate e trekking, equitazione e numerose altre attività.
Cosa vedere nel borgo di Chiusa
Il comune di Chiusa si compone di diverse frazioni tutte da scoprire e che arricchiscono ancora di più la bellezza del luogo. Una di queste è Gudon che si pone appena sopra il centro storico. Da lì si può godere di una vista panoramica sulle Odle, considerate il gruppo più bello delle Dolomiti con il loro profilo frastagliato.
Dalle frazioni di Lazfons e Verdignes partono sentieri che si snodano tra meravigliosi paesaggi alpini.
Anche dal punto di vista culturale Chiusa non lascia disattesi i desideri dei suoi avventori: nell’ex convento dei Cappuccini si trova il Museo Civico che espone opere degli artisti più esponenti della Colonia Artistica di Chiusa (1874-1914).
Un altro monumento d’interesse è la Chiesa dei Cappuccini risalente al 1700 che conserva al suo interno due pale d’altare di Paolo Pagani donate dalla regina di Spagna Maria Anna.
Se Chiusa non dovesse bastare, in un raggio di 30 chilometri da lì si potranno raggiungere la Val Gardena, l’Alpe di Siusi, la Val di Funes, la Plose e l’Alpe di Villandro.
Cosa mangiare a Chiusa – Klausen
Un aspetto fondamentale della cultura italiana è quello riguardante il comparto eno-gastronomico. Anche a Chiusa troneggiano tipicità gustose che soddisfano i palati dei locali e dei turisti di passaggio.
La cucina di Chiusa ha un sapore tipico tirolese per cui non mancheranno speck e salumi locali, formaggi, miele e marmellata. Tra i primi piatti più diffusi ci sono i knödel (canederli) e i ravioli della valle Isarco, i Kloatz ripieni di formaggio di malga e pere.
Spostandoci ai secondi troviamo gulasch o carré di maiale con crauti magari accompagnati da eccellenti vini della Valle Isarco, come il Lagrein. Se al vino preferite la birra, sarà doveroso passare alla birreria Gassl Bräu per degustare le loro birre locali.
Dulcis in fundo, non può mancare una golosa fetta di strudel con mele autoctone oppure una fetta di torta fatta con farina di grano saraceno e mirtilli rossi.
Eventi da non perdersi
Appassionati di artigianato? Sul finire di settembre si svolge il Törggelen, una festa per dare il benvenuto all’autunno e che interessa tutte le vie e le cantine del centro storico. Il nome Törggelen deriva dal latino “torchio” e sottolinea l’importanza data al vino e ai prodotti culinari locali.
In quelle settimane il paese si riempie di mercatini artigianali e la passeggiata a Chiusa può diventare un viavai tra un maso e una vecchia Stube, tra specialità e prodotti tipici.
Al termine della festa c’è addirittura l’incoronazione della regina del Törggelen!
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.