Per chi intenda passare un weekend all’insegna dell’arte non può non dirigersi verso Milano. La capitale della moda, offre un’interessante mostra, ovvero Tiziano e l’immagine della donna nel ‘500 Veneziano, disponibile al Palazzo Reale dal 23 febbraio fino al 5 giugno 2022, sicuramente da non perdere.
Gli organizzatori
La mostra è prodotta e promossa dal comune di Milano e Skira editore, con il supporto della Fondazione di Bracco, Main Partner, il Corriere della Sera è il Media Partner, Veralab Social Media Partner, infine l’allestimento e la grafica sono opera di PierLuigi Cerri Studio.
Ma dobbiamo ringraziare in particolare Sylvia Ferino, la quale si è dedicata alla cura della mostra. Sylvia, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum, è stata aiutata da un prestigioso comitato scientifico internazionale composto da noti studiosi del settore, quali Anna Bellavitis, Jane Bridgeman, Enrico Maria Dal Pozzolo, Wencke Deiters, Francesca Del Torre, Charles Hope, Amedeo Quondam.
La mostra
Visitando la mostra vi innamorerete di Tiziano e di come rappresentava le donne del ‘500 Veneziano.
Ricco di curiosità, vi verrà data un’audio guida inclusa nel biglietto, che vi svelerà tutti i particolari più nascosti, raccontandovi storie di donne e della cultura dell’epoca. Con quest’esposizione si intende riflettere sul ruolo peculiare delle bellezza femminile, che nella Venezia del XVI secolo, continua ad avanzare. Tiziano fu spettatore di questa crescita, per questo motivo iniziò a porre come protagoniste dei suoi dipinti le donne.
Oltre al maestro Tiziano, i visitatori potranno osservare la bravura di artisti come Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Tintoretto, Paolo Veronese e tanti altri.
Venezia, proprio durante il XVI secolo, venne soprannominata “città delle donne”, ispirando così l’attenzione delle più erudite, che con i loro scritti e discussioni richiedevano la parità dei generi, creando il “querelle des femmes”, il movimento proto-femminista più importante prima del XIX secolo.
Vedremo in questa mostra un’immagine nuova della donna, che veniva vista non solo come madre e moglie, ma anche come un personaggio forte, seducente e divino.
La struttura
La mostra ha un sentiero obbligatorio, che ci permette di non farci sfuggire nulla delle meravigliose opere d’arte. In ogni sala, oltre ai dipinti dei nostri artisti, abbiamo una visione completa di quella che era la moda femminile dell’epoca, con reperti stampati, gioielli e collane. Inoltre avremmo un momento dedicato, in particolare, alla poesia, la quale vedeva la partecipazione delle scrittrici del tempo come Tullia d’Aragona, Lucrezia Marinelli e Giulia Bigolina.
La mostra presenta 11 sezioni:
- Premessa
- Ritratti
- Le “Belle veneziane”
- “Apri il cuore”
- Coppie
- Eroine e sante
- Letterati, polemisti, scrittori d’arte
- Donne erudite. Scrittrici, poetesse, cortigiane
- Venere e gli amori degli dei
- Allegorie
- Oltre il mito
I Dipinti
Tra i dipinti più importanti di Tiziano segnaliamo: Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere (1537 circa) da Firenze, Gallerie degli Uffizi; Madonna col Bambino (1510- 1511), Isabella d’Este in nero (1534-1536 circa), Venere, Marte e Amore (1550 circa), Danae (post 1554).
Ritratto di donna (tradizionalmente identificata con Lavinia) (1565 circa), Lucrezia e suo marito (1515 circa) da Vienna, Kunsthistorisches Museum; Giovane donna con cappello piumato (1534-1536) da San Pietroburgo Ermitage; Ritratto di giovinetta (1545 circa) da Napoli, Museo di Capodimonte; Allegoria della Sapienza (1560 circa) da Venezia, Biblioteca Marciana.
Di Giorgione: “Laura” (1506), da Vienna, Kunsthistorisches Museum. Di Lotto: Giuditta (1512), da Roma, BNL Gruppo BNP Paribas. Di Tintoretto: La tentazione di Adamo ed Eva (1550-1553 circa), da Venezia, Gallerie dell’Accademia, che apre la mostra insieme alla Madonna col Bambino di Tiziano a rappresentare Eva e Maria Vergine, le due emblematiche figure femminili del Vecchio e Nuovo Testamento; Ritratto di donna in rosso (1555 circa) e Susanna e i vecchioni (1555-1556), da Vienna, Kunsthistorisches Museum; Leda e il cigno (1550-1560) da Firenze, Gallerie degli Uffizi. Di Palma il Vecchio: i due magnifici dipinti Giovane donna in abito blu e Giovane donna in abito verde (post 1514) e Ninfe al bagno (1525-1528) dal Kunsthistorisches Musem. Di Veronese: Lucrezia (1580-1583 circa), Giuditta (1580 circa), Venere e Adone (1586 circa) dal Kunsthistorisches Museum e Il ratto di Europa (1578 circa), da Venezia, Palazzo Ducale.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.