Il 6 settembre 2022, giorno in cui il suo primo libro (L’Angelo Custode) esce sul mercato, il giovane scrittore esordiente Leo Giorda, classe 1994 nato e cresciuto a Roma, rivela di averlo scritto senza pensare ai suoi potenziali lettori e a quello che avrebbero voluto leggere. Anzi, confessa che non pensava proprio che ne avrebbe avuti. Ha cominciato a crederci solo quando il suo editore Vincenzo Ostuni gli ha comunicato che la storia era buona ed era pronto a pubblicarla con la Casa Editrice Ponte alle Grazie.
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Presentazione online
In un incontro online di presentazione del libro organizzato dalla Casa Editrice con una trentina di bookblogger, e al quale ho partecipato come collaboratrice del blog Il Mondo di Simis, Giorda racconta di come è arrivato a scrivere questa storia il cui protagonista fa tanto pensare agli eroi urbani dei film di Mainetti. Conferma, inoltre, il sospetto nato dal finale molto aperto de L’Angelo Custode: è già pronta una nuova avventura per Woodstock e Chiesa. Spera, anzi, che ne seguiranno molte altre. Ma chi sono questi due?
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Conosciamo i personaggi
Woodstock è un maestro elementare con particolari doti investigative, Chiesa è un vicequestore. Potete trovare la mia recensione del libro cliccando qui. Per una serie di eventi si trovano ad indagare sullo stesso atroce delitto, destinato a non restare il solo. Nasce un rapporto strano tra i due ma sicuramente molto produttivo tant’è che riescono a risolvere il caso. La storia cattura fin dalla prima pagina e, giunti alla fine, nel chiudere il libro senti che quei due già ti mancano. Per fortuna ora sappiamo che sarà per poco. Ma attenzione. I due protagonisti, così diversi tra loro ma allo stesso tempo così decisi ad arrivare alla verità, non saranno stabili nei loro ruoli, come Don Camillo e Peppone tanto per intenderci, ma subiranno dei piccoli o grandi cambiamenti. Anche questo, però, era già intuibile dalla lettura della loro prima avventura.
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Metodo di scrittura
Dalle risposte dell’autore alle domande che gli vengono poste emerge che quando ha iniziato a scrivere L’Angelo Custode non aveva preparato uno schema temporale degli avvenimenti che si sarebbero susseguiti. Anzi, non aveva proprio idea di come si sarebbe sviluppata la storia: lo ha scoperto scrivendo. Così come non gli era chiaro chi sarebbe stato il buono e chi il cattivo. Tutto è venuto da sé. E devo dire che gli è venuto proprio bene. Se non ricordo male anche Stephen King usa questo metodo.
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Un delicato equilibrio tra ironia e drammaticità
La storia si svolge ai nostri giorni e in una Roma estremamente reale, ma si tratta di un reale al contempo magico. E’ anche una storia che presenta un delicatissimo equilibrio tra ironia e drammaticità e questo non fa che renderne ancora più scorrevole e piacevole la lettura.
Viene chiesto all’autore se non crede che il fatto che Woodstock, per potenziare la sua dote investigativa, necessiti di assumere sostanze psichedeliche possa essere di cattivo esempio per i giovani ma Giorda è risoluto nel rispondere che non intende col suo libro inviare nessun messaggio in merito. Spiega che si tratta di un noir contaminato dalla commedia, e come tale va preso. Lui si è divertito a scriverlo e spera che si possa divertire anche chi decide di leggerlo. Confermo che mi sono divertita.
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Infine l’autore, ed i blogger che hanno già completato la lettura del libro, sono stati tutti concordi sul fatto che si potrebbe trarne un bel fumetto con personaggi così ben caratterizzati. Vedremo se la Casa Editrice coglierà il suggerimento.
Non ci resta che vedere come reagirà il mercato. Nel frattempo vi auguro buona lettura.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.