L’ingegnere di Philips, Lou Ottens ci ha lasciati lo scorso 6 marzo. Il novantaquattrenne olandese era responsabile del team che inventò le musicassette a nastro magnetico, ve le ricordate? Segnarono un cambiamento nel modo di ascoltare la musica ed ebbero un grande impatto all’epoca, anche se non riscossero così tanto successo quanto i cugini Compact Disc e i vecchi zii in vinile.
Anche se i primi studi sulla registrazione magnetica risalgono addirittura alla fine dell’800, solo negli anni ‘30 si entra in pieno mood. Inizialmente questa tecnologia veniva impiegata negli studi di registrazione e nelle radiostazioni, per poi diffondersi agli inizi degli anni ‘60 anche nell’ambiente privato domestico. Il prototipo dell’audiocassetta fu proposto da due gruppi di ingegneri Philips. Quello della sede viennese lo presentò con un solo buco, mentre quello della città belga di Hasselt capitanato da Ottens, ebbe la meglio con la struttura in & out a due fori che conosciamo. Nel 1979, sempre per Philips, prese parte anche dello sviluppo del Compact Disc in collaborazione con Sony. Nato nel 1926 fu un grande appassionato di tecnologia, tanto che si costruì da solo una radio per ascoltare la londinese Radio Oranje durante gli anni della seconda guerra mondiale. Con la messa in commercio delle Compact Cassette nel 1964, arrivarono anche i primi walkman verso la fine degli anni ‘70 e le autoradio con vano dedicato. La qualità della musica conta meno della sua praticità? Le musicassette divennero così il primo strumento per le registrazioni private, per la creazione di compliation e duplicazioni pirata. Le prime musicassette avevano una durata di massimo di 45 minuti per lato, poi 60 e 120. I walkman sono precursori della musica portatile, poi con i lettori CD degli anni ‘90 – dismessi poi con l’arrivo dei lettori mp3 nel 2000 e successivamente sostituiti dagli smartphone. Nel suo documentario Cassette: A Documentary Mixtape (diretto da Zack Taylor) Ottens dichiara che il suo desiderio era quello che la musica fosse portatile e accessibile.
Se calcoliamo che dalla sua nascita, la musicassetta ha visto oltre 100 miliardi di esemplari, ha decisamente inciso sulla fase “democratica” tra tutti gli ascoltatori di musica.