Bill Viola è un acclamato videoartista newyorkese, a cui è dedicata una mostra tutt’ora ospitata presso Palazzo Reale, a Milano, dal titolo “BILL VIOLA”. L’evento, che ha fatto parte del programma di attività scelte per la Milano Art Week, è stato descritto come uno dei più importanti omaggi recenti che l’Italia ha deciso di dedicare al celebre artista.
Conosciamo, ora, più dettagli circa la mostra, non senza aver introdotto la figura di questo genio dell’arte contemporanea di origine italoamericana.
Il videoartista Bill Viola Fonte foto: Opéra national de Paris
Bill Viola. Biografia
Bill Viola è nato nel distretto dei Queens il 25 gennaio 1951. All’inizio degli anni Settanta si laurea in Belle Arti dalla Syracuse University, specializzandosi in pittura e musica elettronica. Il suo primo impiego è presso l’Everson Museum Of Art della città di Syracuse, a New York.
Inizialmente si dedica allo studio della musica sperimentale, anche sotto la supervisione del compositore David Tudor. Tra il 1974 e il 1976 si trova a Firenze, dove inizia a orientare i suoi interessi verso la videoarte: il tutto avviene nello studio pionieristico di Maria Gloria Conti. Nel 1977 conosce la sua futura compagna di vita e collaboratrice professionale, Kira Perov, durante un’esposizione a La Trobe University di Melbourne, in Australia.
Con l’arrivo degli anni Ottanta, e per tutti gli anni Novanta, l’interesse internazionale verso la videoarte di Bill Viola inizia a intensificarsi. Dapprima, l’artista è alle prese con un programma di scambio culturale in Giappone, dove si dedica all’approfondimento del Buddismo. Poi, Bill ottiene la cattedra di videoarte presso il California Institute of the Arts e, nel 1995, rappresenta gli Stati Uniti presso la quarantaseiesima Biennale di Venezia.
Pochi anni dopo, gli viene dedicata un’importante retrospettiva per i suoi primi 25 anni di lavoro, ospitata nel Whitney Museum of American Art nel West village di Manhattan.
Emergence, una sua famosissima opera Fonte foto: Arte Magazine
La mostra di Palazzo Reale
Bill Viola realizza opere che fanno dell’audiovisivo il suo principale linguaggio artistico, attraverso cui riflettere sulla vita e sulla morte ma anche su ciò che si frappone tra gli estremi dell’esistenza. Da quando la sua carriera era agli albori, il suo obiettivo principale è quello di offrire una visione approfondita dell’umanità in relazione agli spazi in cui essa agisce, indagando la centralità del mondo naturale nell’esperienza di ogni essere umano e soffermandosi sulle interconnessioni tra le filosofie orientali e occidentali.
La mostra “BILL VIOLA”, attualmente allestita nelle sale di Palazzo Reale a Milano, è stata inaugurata il 24 febbraio 2023 e durerà fino al prossimo 25 giugno. Per il lancio della mostra curata dalla moglie di Bill Viola Kira Perov e patrocinata da Comune di Milano – Cultura in collaborazione con Arthemisia, Skira editore ha creato un catalogo dal doppio intento: ripercorrere su carta tutte le opere esposte, ma anche offrire spunti di studio per gli appassionati.
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 19:30, ma solo il giovedì l’orario si protrae fino alle 22:30. Il biglietto open ha un costo di 17 €, quello intero di 15 €, quello ridotto di 13 €.
Nasce a Milano il 31 agosto 1998 da madre e padre egiziani, originari del Cairo e cresce con il piede in due staffe: da un lato, viene educata in seno alla cultura italiana, ampiamente assorbita sui banchi di scuola iscrivendosi al liceo classico, dall’altro si nutre di tutto ciò che ha a che fare con il mondo arabòfono. Di fatto è bilingue, ma non chiedetele quale dei due idiomi preferisce: sarebbe come scegliere tra mente e cuore. Inoltre, mentre cerca di capire cosa fare da grande (in verità le piacerebbe tornare bambina e passare i pomeriggi a guardare cartoni animati alla televisione), si dedica alla scrittura di articoli online per testate giornalistiche.