Dal Futurismo all'arte digitale alla Vaccheria di Roma Eur

Dal Futurismo all’arte digitale: la mostra alla Vaccheria di Roma

Fino al 14 gennaio 2024 sarà possibile visitare la mostra intitolata “Dal Futurismo all’arte virtuale”, allestita presso la Vaccheria, lo spazio espositivo gestito dal Municipio  IX- Roma Eur  in occasione dell’anniversario della sua prima  apertura.

Mostra dal Futurismo all'arte digitaleFonte foto: romeing.it

Finalità e curatori

Curata da Giuliano Gasparotti e Francesco Maffei, la mostra comprende due collezioni private che sono state raccolte da Gianfranco Rosini ed Elisabetta Cuchetti e sono confluite nella Collezione  Rosini Gutman.

La collezione vuole ripercorrere le tappe principali della grande arte rivoluzionaria del  Novecento. Pertanto vi  si trovano numerose installazioni di arte immersiva e digitale che rimandano ad una continua ispirazione e ambientazione tipicamente onirica.

Le opere

Da Balla a Caldera e da Dali’ a Burri ci sono vari quadri di numerosissimi artisti del ‘900. Il percorso dell’esposizione  si concentra su  quattro “capsule” differenziate ovvero quattro “set” a tema nei quali il visitatore diventa lui stesso protagonista.

Le tecniche: arte e scienza

Le tecniche  immersive inserite in ogni  set forzano i canoni espositivi tradizionali per dare allo spettatore-artista continue sensazioni ed emozioni che dovrebbero simulare quelle che provano gli artisti nel momento dell’ispirazione e della creazione delle loro opere. Le incursioni delle produzioni digitali contemporanee, il sound design e le ambientazioni inedite  vogliono rappresentare l’ inevitabile continuità con le tecniche del Novecento, in particolare nel rapporto tra arte e scienza. Infatti, oggi come allora, viene recuperato un dialogo sempre affascinante e misterioso che porta anche l’arte a curiosare tra le nuove scoperte e tecniche scientifiche .  In realtà rimandano al passato anche le nuove frontiere dell’arte digitale, dall’utilizzo dell’ intelligenza artificiale nei processi creativi alla NFT art, ossia “Non Fungible Token” art, con cui si allude  a quei prodotti artistici digitali (immagini, video, collage) identificabili a livello  informatico come token, ossia vere e proprie opere d’arte con un certificato digitale che ne attesti l’originalità e i diritti, registrati e assicurati dalla tecnologia blockchain.  Infatti anche per questo tipo di prodotti presenti nella mostra viene recuperata la continuità con il presente, infrangendo le barriere tra passato, presente e futuro in un continuo cambiamento di questa nostra  realtà che, come  constatiamo ogni giorno, è sempre più cangiante e mutevole.