Lo scorso 6 aprile ha aperto le porte “Dario Argento. The Exhibit”, la prima mostra dedicata al maestro del cinema horror italiano. L’esposizione, che durerà fino al 16 gennaio 2023, è ospitata dalla magica cornice del Museo Nazionale del Cinema, che aveva programmato l’evento per festeggiare i primi vent’anni all’interno della Mole Antonelliana che cadevano nel 2020.
Il ritardo dovuto alla questione pandemica ha reso ancora più attesa la mostra che ha l’intento di esibire e rappresentare gli incubi, le ossessioni e le inquietanti atmosfere di Dario Argento.
La mostra
L’esposizione, curata da Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo, consiste in un percorso cronologico alla scoperta (o riscoperta) della produzione cinematografica di Dario Argento, da L’uccello dalle piume di cristallo (1970), il suo esordio, fino a Occhiali neri (2022), presentato all’ultimo Festival del Cinema di Berlino, nella sezione Special Gala.
Per ciascun titolo, vengono presentate e rivelate curiosità, bozzetti, sequenze filmiche, citazioni, manifesti, costumi, creature meccanizzate, effetti speciali e colonne sonore.
Alcune maison d’alta moda espongono costumi e gioielli realizzati per i personaggi argentiani, tra tutti si cita Giorgio Armani che creò i costumi di Jennifer Connelly per Phenomena (1985).
I vari memorabilia raggiungono numeri importanti: 44 sono gli oggetti di scena, 12 i preziosi manifesti e locandine originali del Museo Nazionale del Cinema, 10 i costumi di alcuni dei suoi film. Senza contare i bozzetti e le foto inedite, le varie proiezioni audio e video e le creazioni meccaniche, come il pupazzo di Profondo Rosso o la macchina ammazza-topi del Fantasma dell’Opera costruita da Sergio Stivaletti, effettista di molti film di Argento.
Fonte foto: cinema.icrewplay.com
Il perturbante immaginario del maestro del brivido, qui raccolto, si nutre della collaborazione con Solares – Fondazione delle Arti, con Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia e con numerosi collezionisti privati. The Exhibit è inoltre realizzata con ilCentro Patrocinio del MIC – Ministero della Cultura.
La mostra sarà arricchita da un catalogo illustrato, pubblicato da Silvana Editoriale che contiene, tra l’altro, un’inedita intervista a Dario Argento. Ma c’è di più: il Cinema Massimo ospita una retrospettiva completa dei film di Dario Argento.
La complessità di Dario Argento
La mostra è una testimonianza della potenza della messa in scena di Dario Argento, da sempre in bilico tra cinema di genere e cinema d’autore.
Tutta la complessità del cineasta romano viene compiutamente espressa dalle parole del co-curatore della mostra e critico cinematografico Marcello Garofalo:
“Argento costruisce la sua modernità nel paradosso di uno sguardo che spesso collide tra quello del protagonista della storia e quello dello spettatore, abbagliati entrambi da una ‘messa in scena’ che del gioco non ha nulla, se non la derisione per una ingannevolezza dello sguardo, incapace di guardare l’essenziale e raggirato dal grande ‘trucco’ del cinema, l’apparire quando si crede di vivere, il sognare (o precipitare nell’incubo) quando si crede di essere vigili e di poter dominare la realtà. Tutti i protagonisti del cinema di Argento hanno in comune il fatto di assomigliarci, perché possiedono, prima ancora di una psicologia e di un comportamento, la tendenza a vedere sempre troppo o troppo poco, a essere vittime di abbagli e di visioni, fino a non distinguere più ciò che è vero da ciò che è falso. In tutta la sua opera il sogno diviene spazio, quasi come una rete invisibile e l’onirico si insinua nella realtà, non perché in contrapposizione, ma in quanto terribilmente somigliante a essa.”
Queste invece la reazione di Dario Argento alla mostra a lui dedicata:
“Io sono una specie di clandestino in questa mostra dove si rappresenta Dario Argento. Chissà chi è mai questo fantomatico personaggio, non credo di conoscerlo troppo bene. Faccio i film a suo nome, ma chi sia veramente, non lo so. M’ispiro alle profondità dei miei sogni, all’arte, alla psicologia. Tutto questo mondo che vedo qui intorno, questo tributo così attento e totale m’impressiona.”
Fonte foto: Skytg24
Biglietti
La mostra è compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso al Museo del Cinema sito all’interno della Mole Antonelliana di Torino.
Prezzo intero: 11 euro
Ridotto e under 26: 9 euro
Ingresso gratuito per possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.
Il biglietto è acquistabile online o in loco.
Per maggiori info consultare la pagina dedicata alla mostra sul sito dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.