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Esplorando l’Ottocento bolognese: la mostra “da Felice Giani a Luigi Serra”

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La mostra “Da Felice Giani a Luigi Serra – L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, curata da Angelo Mazza e ospitata a Palazzo Fava, è stata prorogata fino a domenica 28 luglio 2024.

Questa esposizione rappresenta una rara opportunità per il pubblico di esplorare un secolo di arte bolognese attraverso le opere di trenta artisti che hanno segnato il periodo tra la fine del Settecento e i primi anni del Novecento.

Le sei sezioni della mostra

L’esposizione è suddivisa in sei sezioni tematiche, ciascuna delle quali offre una prospettiva unica su diverse correnti artistiche e momenti storici.

Sala di Giasone

Opere di figura: Questa sezione è dedicata ai dipinti di figura realizzati da artisti attivi a Bologna tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Questi artisti, formatisi presso l’Accademia Clementina, hanno vissuto il crollo dell’Ancien Régime e hanno contribuito alla transizione verso l’epoca moderna. Per arrivare alle opere dei decenni della Restaurazione e dell’Italia unita con i maestri legati all’Accademia di Belle Arti e al Collegio Venturoli.

Sala Albani

Produzione della manifattura Minghetti: Fondata da Angelo Minghetti intorno al 1860 e continuata dai suoi figli Gennaro e Arturo, la manifattura Minghetti è famosa per le sue maioliche. Tra i pezzi esposti spicca il celebre servizio da tavola commissionato da Antonio Maria Luigi Filippo di Borbone-Orléans, duca di Montpensier e infante di Spagna per Palazzo Caprara.

Sala di Enea

Antonio Basoli e Giuseppe Badiali: Antonio Basoli è noto per i suoi lavori come ornatista, scenografo e vedutista. Giuseppe Badiali, invece, è rappresentato da bozzetti per scene teatrali recentemente acquisiti dalla Fondazione Carisbo. Inoltre, questa sala presenta modelli in terracotta di Giacomo De Maria, un ponte tra la scultura neoclassica e quella ottocentesca bolognese.

Sala Rubbianesca

Abbozzi in terracotta: Questa sezione espone bozzetti in terracotta concepiti per le grandi statue dell’atrio e dello scalone di Palazzo Hercolani, offrendo uno sguardo sulle tecniche e i processi creativi degli scultori dell’epoca.

Sala Cesi

Pittura di paesaggio: La pittura di paesaggio, considerata un genere minore rispetto a quella di storia e di figura, trova qui la sua collocazione. La sala mostra come in breve tempo si sia passati da una pittura ancora legata ai valori classici a una rappresentazione più moderna e realistica del paesaggio bolognese.

Sala allievi dei Carracci

Bologna ai tempi di Giosuè Carducci: Opere acquistate dalla Fondazione Cassa di Risparmio che restituiscono un’immagine precisa della Bologna ottocentesca. La sala illustra la modernizzazione della città in seguito all’introduzione del nuovo piano regolatore. Chiudono il percorso alcune opere che adottano un linguaggio artistico più moderno, tra cui una rarissima veduta bolognese di Giovanni Boldini, e lavori che commemorano il sommo poeta Giosuè Carducci, morto nel 1907.

Visite guidate speciali

In occasione della proroga, la mostra organizza tre visite guidate speciali, prenotabili sul sito:

  • Sabato 29 giugno, ore 17.00: visita guidata standard per adulti a cura del Dipartimento Education di Palazzo Fava.
  • Giovedì 11 luglio, ore 18.00: visita guidata con Roberto Martorelli, co-curatore dell’iniziativa “La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915”.
  • Giovedì 25 luglio, ore 18.00: visita guidata con Angelo Mazza, curatore della mostra.

Informazioni pratiche

  • Titolo mostra: Da Felice Giani a Luigi Serra – L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
  • Curatore: Angelo Mazza
  • Durata: 21 marzo – 28 luglio 2024
  • Spazio espositivo: Palazzo Fava, via Manzoni 2, Bologna
  • Orari: martedì-domenica, 10.00-19.00 (chiuso lunedì)
  • Biglietti: intero 5 €, ridotto 3 €

Contatti e prenotazioni

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile visitare il sito www.genusbononiae.it o contattare esposizioni@genusbononiae.it | T. 051 19936329.

Contatti stampa

Questa mostra è un’opportunità imperdibile per immergersi nella storia artistica di Bologna, scoprendo capolavori che raccontano l’evoluzione culturale della città attraverso un secolo di cambiamenti profondi. Non perdete l’occasione di visitare questa affascinante esposizione.


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