Per festeggiare il settecentesimo anniversario della morte di Dante – L’Inferno in mostra alle Scuderie del Quirinale

Il 2021 è l’anno di Dante Alighieri, l’anno in cui si festeggiano i 700 anni d’anniversario della sua morte. Essendo Dante considerato il padre della nostra lingua, colui che nel XIV secolo mentre gli altri parlano latino, sostiene che l’italiano vale tanto quanto la lingua dalla quale deriva, possiamo dire che con lui festeggiamo anche 700 anni di italiano o meglio di fiorentino o di lingua romanza se si preferisce.

Le iniziative sono sparse per tutto il territorio della penisola e le Scuderie Del Quirinale di Roma ospiterà dal 5 ottobre 2021 a 9 gennaio 2022 una mostra dedicata interamente all’Inferno della Divina Commedia.

Una mostra di enorme portata dedicata all’inferno che ha per curatore Jean Clair, un’eccellenza della critica d’arte è una vera e propria garanzia per la selezione delle opere e dell’allestimento. La scelta su Jean Clair ricade anche per quella parte di tempo e di vita che il critico dedica allo studio alla natura del nichilismo e al superamento del male. Le opere accompagnano i versi dell’inferno di Dante dislocate in 10 sale così titolate: la caduta degli angeli ribelli, il giudizio universale, la porta dell’inferno, Caronte e gli abitanti dell’inferno, il viaggio di Dante e Virgilio, le tentazioni e il peccato, Dante poeta e politico in elisio, l’inferno in terra, a riveder le stelle.

Il tour dei nove gironi infernali danteschi su tela ci mostra in che modo lo spauracchio post morte sia stato elaborato nei vari periodi storici: dall’orrifica medievale al rinascimento per poi approdare alla visione tormentata del romanticismo, al barocco fino alla visione psicoanalitica del ‘900. L’unione alla contemporaneità viene rafforzata dalle due sale dedicate una alla traslitterazione dell’inferno in terra, attraverso il mondo in cui viviamo e abbiamo subito ieri e oggi ciò che è legato alla follia, alla guerra ed ai totalitarismi. L’altra è l’ultima delle sale, a riveder le stelle, che lascia la possibilità ad una risalita, alla redenzione e all’evocazione della salvezza.

Al momento sono state confermate 180 opere provenienti da 10 nazioni differenti e per altre il direttore del museo Mario De Simone sta attendendo di ricevere le conferme.