Firenze è sempre stata una città con un importante spessore artistico, influenzando irrimediabilmente la storia artistica dell’Italia e del mondo.
Le mostre sono sempre innumerevoli a Firenze e in questo autunno se ne è inondati. Ecco cinque mostre assolutamente imperdibili che trattano svariati temi.
Salvatore Ferragamo 1898-1960
La mostra “Salvatore Ferragamo 1898-1960“, situata al Museo Ferragamo a Firenze e curata dalla direttrice del museo Stefania Ricci, è esposta fino al 27 Aprile 2025.
Si celebra così, attraverso la mostra, l’apertura del primo negozio di Salvatore Ferragamo ad Hollywood, confermando il successo raggiunto negli Stati Uniti, da cui sono trascorsi oramai cento anni.
La mostra ripercorre la storia di Salvatore Ferragamo, partendo dalle ispirazioni fino a raccontarne l’influenza sulla moda nel panorama mondiale. Si pone particolare attenzione sui cambiamenti nel settore della moda, dovuti alla figura di Salvatore Ferragamo, analizzando approfonditamente i cambiamenti della moda nel susseguirsi degli anni.
Viene trattata anche l’importanza della prima esposizione su Salvatore Ferragamo presentata nel 1985 a Palazzo Strozzi che permise l’inizio della visione della moda come portatrice di un messaggio culturale, che porta con sé messaggi importanti e ricchi di significato.
Avanguardie al Femminile
“Avanguardie al Femminile” si trova al Tornabuoni Arte a Firenze ed è visitabile fino al 15 Novembre 2024.
La mostra è composta da oltre quaranta opere di tre delle artiste italiane più importanti nel dopoguerra: Carla Accardi, Dadamaino e Marina Apollonio.
Si cerca quindi di rendere omaggio a queste donne e alla loro fondamentale importanza nel campo della pittura, specialmente quella astratta, trattando nel dettaglio la vita delle artiste e la storia ed i significati delle varie opere esposte all’interno della mostra.
Timelessness
La mostra “Timelessness” è situata all’Aria Art Gallery e rimarrà aperta fino al 16 Novembre 2024.
Sono presenti circa 30 opere di oltre 20 artisti che hanno come obiettivo l’annullarsi della dimensione spazio-tempo, arricchendo di significati attuali opere datate modificandole e rimodellandole.
Si cerca, quindi, di porre alla luce la componente atemporale delle opere, rendendole quindi portatrici di un messaggio in qualsiasi epoca, permettendo così di poter parlare a tutta l’umanità.
La mostra unisce così quindi varie epoche storiche, con le loro opere e i loro artisti, permettendo al pubblico nuove chiavi di lettura di grandi classici dando loro la possibilità di associare ad opere storiche significati più attuali.
Yokai: mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi
La mostra “Yokai: mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi” rimarrà aperta al Museo degli Innocenti fino al 3 Novembre 2024.
Probabilmente la mostra più particolare presente in questa lista. Come si deduce dal nome datogli, la mostra tratta le creature, chiamate Yokai, nelle stampe giapponesi. Ciò permette di analizzare l’aspetto psicologico e culturale del Giappone e le influenze di queste creature nell’attualità.
La mostra seppur si sviluppi attraverso le stampe giapponesi non tratta degli Yokai solo attraverso esse. Infatti sono presenti anche installazioni rappresentative, storie narrate e armature che permettono di apprendere la storia del Giappone attraverso una chiave non abituale.
L’esperienza risulta accessibile anche per bambini.
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole
“Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole“ è una mostra che tratta una delle più importanti artiste del ventesimo secolo, Helen Frankenthaler, visitabile a Palazzo Strozzi fino al 26 Gennaio 2025.
La mostra è curata da Douglas Dreishpoon, direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné.
Palazzo Strozzi presenta, così, un vasto repertorio delle opere di Helen Frankenthaler ponendole in dialogo con quelle di artisti contemporanei.
Helen ha infranto le convinzioni dell’arte classica andando a ricercare l’astratto dando la possibilità di esprimersi al meglio alla sua immaginazione facendo trasparire dalle sue opere un senso di controllo e, allo stesso tempo, di improvvisazione.
Ricordiamo tutt’ora Helen poiché grazie al suo innovativo utilizzo dell’arte ne ha aperto nuove strade dando la possibilità di esporsi seguendo queste nuove vie agli artisti attuali.
Nel corso della mostra ci troveremo di fronte a grandi tele, opere su carta e sculture ma, soprattutto, all’utilizzo della innovativa tecnica chiamata “soak-stain“ che consiste nell’applicare della vernice diluita su tele, cercando di riprodurre l’effetto dell’acquerello su scala più grande.