Fonte foto: museidibologna.it
I fasti dell’Antica Roma tornano in vita a Bologna, presso il Museo Civico Archeologico, nella splendida mostra “I pittori di Pompei”.
Attualmente in corso e aperta fino al 19 marzo 2023, l’esposizione propone un raffinato percorso attraverso affreschi in perfetto stato di conservazione recuperati dal sito archeologico di Pompei, Ercolano e di cittadine limitrofe, esplorando gli stili pittorici scelti dagli artisti dell’epoca, l’origine dei materiali e il gusto dei committenti che andava in voga nel I secolo d.C.
Pompei, il sito archeologico delle meraviglie
L’antica città di Pompei e la vicina Ercolano erano assai fiorenti, grazie soprattutto al commercio di vino e olio. Sotto l’influenza Greci ed Etruschi prima, e dei Sanniti poi, divennero infine entrambe parte dell’Impero romano. Nel periodo di Augusto, durante il 27 a. C., molte ricche famiglie patrizie si stabilirono in questa zona, portando in città ricchezze terriere e attività commerciali e facendo di Pompei la meta di villeggiatura preferita dagli antichi romani benestanti.
Questo luogo idilliaco venne purtroppo distrutto all’improvviso, quando il 24 agosto del 79 d. C., in seguito a una terribile eruzione del Vesuvio, la città venne ricoperta da cenere e lapilli che sigillarono i suoi monumenti nel tempo. L’immane tragedia che ha sterminato la popolazione di Pompei, se non altro, ha mantenuto intatti i suoi edifici, come i templi, le strutture pubbliche e, soprattutto, le splendide ville patrizie, celebri per le decorazioni fastose e gli affreschi dai colori vivaci.
I pittori di Pompei
Diversamente da quanto accaduto nell’antica Grecia, dove i pittori erano ritenuti una proprietà dell’universo, nell’Impero romano non godevano della stessa considerazione, dal momento che erano visti più come degli abili artigiani che come dei veri e propri artisti. La mostra del Museo Archeologico di Bologna mette ben in evidenza questa particolarità, sottolineando come la maggior parte delle opere non riporta una firma se non nel solo caso di un certo Lucius, di cui peraltro si sa poco o nulla.
Fonte foto: ipittoridipompei.it
Nonostante questa penuria di informazioni su una categoria di artisti che comunque, decorando le pareti delle case nobiliari dell’antica Pompei e del circondario, hanno consegnato alla storia delle opere di una fattura squisita, l’allestimento museale si propone di ricostruire il più possibile le caratteristiche dei pittori dell’epoca. Vengono pertanto spiegati in mostra i vari stili di pittura e sono esposti gli oggetti quotidiani che i pittori adoperavano per creare gli affreschi, come squadre, compassi, fili a piombo, disegni preparatori e perfino vasetti ripieni di colori, perfettamente conservati nonostante l’eruzione che ha raso al suolo la zona.
Le opere in mostra
Gli affreschi esposti sono davvero affascinanti, per i loro colori vividi, spesso di grandi dimensioni, e per lo stile realistico adottato dai pictores.
La mostra di Bologna espone numerosi capolavori provenienti da quella che è stata definita come la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo, il Museo Archeologico di Napoli. Nell’esposizione museale sono presenti oltre 100 opere del I secolo d.C.; gli affreschi più importanti sono quelli della domus del Poeta Tragico e dell’Amore punito, e quelli che provengono dalle Ville di Fannio Sinistore a Boscoreale e dei Papiri a Ercolano.
Per rendere l’esperienza di visita ancora più realistica, sono stati ricostruiti interamente alcuni ambienti pompeiani, come quelli della Casa di Giasone e della splendida domus di Meleagro, straordinaria per i suoi imponenti affreschi decorati con rilievi a stucco.
Appassionata di lettura fin da bambina, amo scrivere storie che mi fanno sognare, soprattutto di genere fantasy, fantascienza e romance.
Sulla rivista Il lettore di fantasia ho pubblicato il racconto di fantascienza “Il pianeta della memoria”, con la casa editrice Delos Digital il racconto lungo di genere chick lit “Fil Rouge”, con la casa editrice Wizards & Blakholes i racconti lunghi “L’orologio della verità”, “Alizée” e “Il drago d’acciaio”, e con Nativi Digitali Edizioni il romanzo “Fernweh”, di genere fantascientifico.
Il mio ultimo romanzo pubblicato è “Il Pugnale dei Poeti”, un high fantasy uscito con la casa editrice Lumien, mentre sulla piattaforma Wattpad è disponibile il mio romanzo “Il ragazzo con l’aura d’argento”, un urban fantasy.