Roma, uscita della metropolitana del quartiere Rebibbia. Un grande murales dal 2014 campeggia su un muro di mattoni rossi. Un’opera di 60 metri quadrati che rappresenta un mammuth che sostiene idealmente il quartiere. Le scritte emblematiche recitano:
”Welcome to Rebibbia, fettuccia di paradiso stretta tra la Tiburtina e la Nomentana, terra di mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi” e poi più sotto. Qui ci manca tutto, non ci serve niente”.
Una perfetta sintesi di una zona periferica e popolare della capitale nota al grande pubblico soprattutto per la presenza del carcere romano, ma dove nell’area di Casal de’ Pazzi negli anni ottanta, furono trovati, appunto, resti preistorici e zanne di mammuth.
Fonte foto: Fumettologica
L’autore
Il murales è stato realizzato dal famoso fumettista Zerocalcare, al secolo Michele Rech, in occasione della tredicesima edizione nel 2014, della manifestazione: ”Più libri, più liberi”.
Ormai molto conosciuto nell’ambito dell’editoria fumettistica, l’autore ha iniziato presto la sua felice carriera. Già nel 2001 pubblica i suoi primi racconti a fumetti caratterizzati da un segno pulito, canzonatorio e autoironico e da un sempre crescente impegno sociale che non lo ha mai abbandonato. Ormai ha al suo attivo molte pubblicazioni di album a fumetti, un blog personale e diversi premi nazionali e internazionali.
Il restauro
Fonte foto: fumettologica
Ora, dopo quasi dieci anni dalla sua creazione la vernice bianca con la quale è stato dipinto il “Mammuth di Zerocalcare” stava piano, piano svanendo. La soluzione è stata trovata dalla giovane artista, muralista e illustratrice Maria Bresan, in arte Rosmunda, la quale, utilizzando le nuove speciali vernici ecosostenibili, in grado di trasformare gli agenti inquinanti in molecole di sale, è riuscita non solo a ridare all’opera il suo aspetto iniziale quale emblema di un quartiere di Roma che vuol ribadire la sua dignità, ma anche a trasformarla in un presidio della riqualificazione ambientale. In quanto con i suoi 60 metri quadrati di estensione, il murales, oggi ecologico, ha un impatto pari a 2,4 alberi piantati.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.