Il genio di Keith Haring incontra la maestosità della reggia di Monza e si mostra al pubblico fino al 29 gennaio 2023 in una mostra da non perdere.
Si intitola “Radiant Vision“, il biglietto per l’ingresso è acquistabile online e con l’occasione si potrà anche visitare l’immenso parco e la spettacolare villa di Monza (con un biglietto acquistabile a parte).
Fonte foto: reggiadimonza.it
Keith Haring a Monza
La mostra che ha portato Keith Haring in Italia è in viaggio da diverso tempo per tutto il mondo. Prima di Monza son state toccati molti stati americani (Missouri, Florida, Pennsylvania, New York) dove la pop art di Haring è stata accolta con enorme entusiasmo.
Nella mostra brianzola sono esposte oltre 100 opere dell’artista, mai viste prima in Italia e provenienti da collezioni private. La raccolta comprende litografie, disegni su carta, manifesti, serigrafie e molto altro che ben documentano la carriera e l’operato di Haring.
Inaugurata il 30 settembre 2022, la mostra ha già contato numerosi visitatori entusiasti che hanno trovato l’allestimento e l’offerta interessante e sorprendente.
È stata prodotta dalla General Service and Security, GCR e Saga MDS in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. La direzione artistica è stata affidata a Beside Studio.
La mostra ripercorre la carriera artistica di Keith Haring soffermandosi sul legame tra la sua vita e la sua vita nella quale si è speso a sostegno di organizzazioni e progetti benefici e di sensibilizzazione.
Tra questi, sosteneva la de-escalation nucleare, i diritti civili, del benessere dei bambini e della consapevolezza dell’AIDS.
Per queste organizzazioni Haring ha realizzato poster, opere d’arte pubblica e commissioni di beneficenza, diventate subito iconiche e simboli di un’epoca.
Haring ha speso la sua carriera usando l’arte come potente strumento di comunicazione a sostegno delle cause in cui ha sempre creduto.
Con la mostra Radiant Vision di Monza si è voluto omaggiare l’arte e l’artista in un percorso che diventa un vero e proprio viaggio nella pop art.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.