Nel cuore di Padula in provincia di Salerno, in Campania si trova una maestosa quanto affascinate struttura, la Certosa di San Lorenzo a Padula. Un incredibile tesoro che vale la pena visitare almeno una volta nella vita.
Origini
La Certosa di San Lorenzo a Padula è uno dei monasteri più grandi d’Europa, nato grazie al finanziamento nel 1306 di Tommaso Sanseverino conte di Marsico. Il monastero venne costruito a partire dalle fondamenta già esistenti di un’azienda agricola, ma ciò che spinse la nobile famiglia Sanseverino a finanziare il progetto, oltre le motivazioni religiose, devozionali e di prestigio, fu certamente la necessità di bonificare la zona dalle paludi. Bonifiche spesso nel medioevo affidate a grandi istituzioni monastiche.
La struttura
La grande struttura è principalmente divisa in due grandi aree, ovvero “casa bassa” e “casa alta”. La casa bassa comprendeva i luoghi di lavoro quali granai, cuicine, lavanderie ecc. La casa alta invece separata dal resto, era la zona di residenza dei Padri, luogo di silenzio, meditazione e clausura.
La stessa ripartizione degli spazi, infatti, rispecchia quella della comunità certosina. Nel chiostro, lungo tutto il perimetro sono disposte delle celle, luogo dei Padri votati alla solitudine, alla preghiera, alla lettura e al lavoro in intimità. Le zone di servizio, invece, erano frequentate esclusivamente dai monaci detti conversi o donati, che svolgevano il compito di assicurare i servizi quotidiani e amministrativi. Legata a questa sfera c’era poi tutta la splendida zona del parco recintato, un tempo sede dell’orto ed alberi da frutto, ad oggi una magnifica zona verde.
Evoluzione nel corso della storia
Dal momento della sua nascita la splendida Certosa di San Lorenzo cresce di prestigio, divenendo un punto di riferimento per il popolo circostante, fino alla soppressione napoleonica e la consequenziale soppressione anche degli ordini monastici nel 1866.
Fu dichiarato monumento nazionale nel 1882, ma comunque destinato nei tempi successivi al degrado e all’abbandono. Diviene prima carcere, poi caserma e anche scuola, per poi divenire campo di prigionia durante la prima e la seconda guerra mondiale.
La Certosa è stata restaurata ed aperta al pubblico nel 1998, anno dell’investitura Unesco come Patrimonio dell’ Umanità.