La Collezione Peggy Guggenheim a Venezia è il museo più importante in Italia per l’arte europea e americana del XX secolo nato per volontà dell’ereditiera americana Peggy Guggenheim (1898–1979), che acquisì la maggior parte delle sue opere tra il 1938 e il 1947, in Europa e a New York, grazie ai consigli di amici, artisti e critici d’arte.
La Collezione Peggy Guggenheim, è custodita a Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, in quella che fu l’abitazione della mecenate americana. Una raccolta straordinaria che annovera alcuni dei capolavori delle avanguardie storiche; Cubismo, Futurismo, astrazione europea, Surrealismo ed Espressionismo astratto americano, con opere, tra gli altri, di Picasso, Pollock, Kandinskji, Miró, de Chirico e Dalí.
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Inaugurato nel 1980, oltre a presentare la collezione personale di Peggy Guggenheim, il museo ospita i capolavori della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, il Giardino delle sculture Nasher e organizza importanti mostre temporanee. La Collezione Peggy Guggenheim è proprietà della Fondazione Solomon R. Guggenheim che gestisce anche il Museo Solomon R. Guggenheim di New York, ed è partner dei Paesi Baschi nella programmazione del Guggenheim Museum Bilbao.
Come nasce il museo e chi è Peggy Guggenheim?
Peggy Guggenheim nasce a New York il 26 agosto 1898, in una delle famiglie più ricche di New York.
Considerata una delle più importanti ed influenti collezioniste d’arte moderna d’avanguardia, una figura che contribuì notevolmente alla conoscenza, alla promozione e valorizzazione dei capolavori delle avanguardie americane ed europee.
Fonte foto: Peggy Guggenheim Collection
Peggy cominciò a lavorare in una libreria di New York, la Sunswise Turn, e frequentò importanti circoli e salotti, dove conobbe molti intellettuali dell’epoca tra cui Laurence Vail, un pittore dada, il quale la avvicinerà al mondo delle avanguardie. Si sposerà con lui a Parigi nel 1922 e da lui ebbe due figli, un maschio (Sindbad) e una femmina (Pegeen Vail), quest’ultima con una forte predisposizione artistica. Grazie al marito, a Parigi iniziò a frequentare i salotti bohemien e strinse amicizie con i primi artisti dell’avanguardia europea, alcuni dei quali emigrati americani: Man Ray, Constantin Brancusi e Marcel Duchamp. Nel 1928 lascerà la città dopo aver divorziato dal marito e inizierà a girare l’Europa, si stabilirà poi a Londra dove, nel 1930 fonderà insieme a Jean Cocteau la Galleria Guggenheim Jeune, primo luogo in cui darà prova della sua grande propulsione al collezionismo d’arte. Qui esporranno, tra i vari artisti allora sconosciuti: Vasilij Kandinskji, Yves Tanguy, già celebri invece: Antoine Pevsner, Henry Moore, Henri Laurens, Alexander Calder, Jean Arp, Max Ernst, Georges Braque e Kurt Schwitters.
Nel 1939 Peggy incurante della guerra, decise di convertire la sua collezione londinese in un vero e proprio museo, acquistando un nucleo cospicuo di opere d’arte moderna.
Fonte foto: Guggenheim Museum
Il 13 luglio 1941 la collezionista abbandonò la città per tornare a New York, dove nel 1942 inaugurò la galleria Art of This Century. Fu grazie all’attività portata avanti dalla collezionista che Pollock e altri artisti americani entrarono in contatto con l’avanguardia europea, in particolare con il surrealismo.
Con la fine del conflitto Guggenheim si radicò a Venezia, dove la sua collezione venne esposta per la prima volta alla XXIV edizione della Biennale d’Arte nel 1948. In quello stesso anno acquistò uno storico edificio settecentesco Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, dove trasferì definitivamente la sua collezione, che dal 1949 venne aperta al pubblico come Collezione Peggy Guggenheim.
Fonte foto: Peggy Guggenheim Collection
In seguito Guggenheim decise di donare Palazzo Venier dei Leoni e l’intera collezione alla Fondazione Solomon Guggenheim dopo che la stessa collezione, proposta in donazione al Comune di Venezia, fu rifiutata. Guggenheim passò l’intera esistenza supportando nuovi artisti emergenti. Morì il 23 dicembre 1979, all’età di 81 anni. Le sue ceneri riposano nell’angolo del giardino di Palazzo Venier dei Leoni dove Guggenheim aveva seppellito anche i suoi numerosi amati cani.
“Mi sono dedicata interamente alla mia collezione. Una collezione è impegnativa. Ma è quello che desideravo e ne ho fatto il lavoro di una vita. Io non sono una collezionista. Io sono un museo.”
Un museo accessibile ed inclusivo per tutti
La Collezione Peggy Guggenheim è un museo privo di barriere architettoniche e dotato di strumenti che garantiscono l’esperienza di visita a tutti i visitatori favorendo l’inclusione sociale e culturale e accogliendo tutti i visitatori in un ambiente ospitale e piacevole.
Fonte foto: Peggy Guggenheim Collection
Tra le iniziative del museo, in aggiunta ad attività laboratoriali rivolti ai bambini e alle loro famiglie, ritroviamo: programmazioni di visite guidate in molteplici lingue, mirate alla conoscenza del patrimonio artistico e culturale custodito al museo, programmazioni di visite virtuali in live-streaming dalle sale della Collezione Peggy Guggenheim, rivolte a famiglie, gruppi, privati e scuole, percorsi tattili per ipovedenti e non vedenti “Doppio Senso. Percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”, programmi sociali sensibili e interculturali come “Io Vado al Museo” programma che intende promuovere l’inclusione sociale attraverso percorsi educativi destinati alle persone con background migratorio, basato sull’approccio del translanguaging e volto a favorire l’emancipazione delle persone.
“Estate a Palazzo” Il progetto di inclusione sociale per il pubblico della quarta età volto ad evitare l’isolamento degli anziani nei mesi estivi.
Studentessa di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico. Amante della musica, teatro, della danza, dell’arte in ogni sua manifestazione, appassionata di Monet, Klimt- Secessione viennese ed arte contemporanea orientale.