L’UTOPIA DEI MILIARDARI. Analisi e critica del lungotermismo di Irene Doda uscirà tra pochi giorni, il 24 gennaio.
“Più le persone accumulano potere, più hanno difficoltà a limitare le loro manie di onnipotenza”
Irene Doda, L’utopia dei miliardari
I dettagli
Un’opera rivoluzionaria che, in 88 pagine al prezzo di 12 euro, inaugurerà la nuova collana Urano di Edizioni TLON, diretta da Francesco D’Isa e dedicata all’innovazione, alla ribellione, al cambiamento e alla libertà.
Di cosa si tratta
Il saggio di Doda offre un’approfondita esplorazione della filosofia emergente del lungotermismo e svela i suoi fondamenti e le sue contraddizioni, con particolare attenzione alle inquietanti filosofie dei giganti del tech mondiale. Il lungotermismo, come descritto dall’autrice, emerge come una filosofia di potere adottata dalle élite dei miliardari. La prospettiva che il futuro sia più cruciale del presente diventa il pretesto per trascurare le questioni umane più urgenti. Attraverso un freddo calcolo di costi-benefici, questa filosofia offre agli individui potenti un alibi per ignorare le problematiche immediate, dietro la promessa apparentemente messianica di salvare l’umanità nel lungo periodo.
“Il mondo sta finendo, ci prenderemo l’universo” è una delle soluzioni proposte da questa corrente filosofica e mette in luce il cinismo di coloro che preferiscono spostare l’attenzione su soluzioni astratte piuttosto che affrontare le sfide tangibili del presente. La promessa di trasferire l’umanità su Marte tra duecentomila anni diventa una strategia per conservare i rapporti di potere esistenti anziché migliorare le condizioni umane nell’immediato.
Con uno sguardo acuto e critico, Irene Doda analizza il lungotermismo nei suoi molteplici aspetti, portando alla luce le sfumature e le motivazioni nascoste dietro questa filosofia nascente. L’utopia dei miliardari è un’opera che invita i lettori a interrogarsi sulle priorità della società contemporanea, sulle conseguenze di una visione che mette il futuro lontano al di sopra delle necessità presenti e a esplorare questa visionaria analisi che getta luce su una delle filosofie di potere più rilevanti dell’era moderna.
L’autrice
Irene Doda è nata nel 1994, è cresciuta in Brianza e vive in Romagna. Ha scritto per l’edizione italiana di «Wired», per «L’Indiscreto», per la rivista anarchica «Emma» e per altre testate online e cartacee. Si occupa di temi legati al lavoro e alla tecnologia.