Le mostre più belle da visitare a Roma nel 2024

Le mostre più belle da visitare a Roma nel 2024

Che cosa ci offre questo 2024 per soddisfare i nostri interessi artistici e culturali? Le mostre per il nuovo anno sono davvero varie. Scopriamo quelle più interessanti.

Le mostre più interessanti

Verità e Ribellione ai Musei Capitolini

La mostra su Goya e Caravaggio sarà ai Musei Capitolini dal 9 gennaio al 25 febbraio, con il titolo Verità e ribellione: nella Sala Santa Petronilla,  Il parasole (El quitasol, 1777), il dipinto di Goya in arrivo dal Museo Nazionale del Prado, sarà esposto a confronto con la Buona ventura (1597) del Caravaggio.

Don McCullin al Palazzo delle Esposizioni

Al Palazzo delle Esposizioni ci sarà fino al 28 gennaio 2024 la mostra di Don McCullin: sarà la presentazione della serie dedicata all’Impero Romano realizzata attraverso le sue fotografie, che focalizzano la storia della città in base all’epoca storica e alle culture che si sono succedute nell’antica Roma.

La Colonna Traiana: il racconto di un simbolo al Parco Archeologico del Colosseo

Nel Parco Archeologico del Colosseo, in particolare nel Foro Romano e Palatino, fino al 30 aprile 2024 si potrà  ammirare la mostra su “La Colonna Traiana: il racconto di un simbolo”. Inaugurata nel 113 d.C., la mostra racconta come la colonna venne edificata, sia attraverso la storia dei materiali di cui è composta (in primis il pregiato Marmo di Carrara), sia ricostruendo il viaggio per portarli fino a Roma  e infine quando e come avvenne la posa in opera nel cantiere del Foro di Traiano. Così saranno presentate le scene intarsiate sulla colonna, ma anche la scala a chiocciola interna  e le fasi della progettazione che ne fece Apollodoro di Damasco.

Villa Lituania al Museo della civiltà

Fino al 4 febbraio 2024 nel Museo della Civiltà, a Palazzo delle Arti  e Tradizioni Popolari ci sarà la mostra “Villa Lituania”, ossia un’installazione che ruota intorno  alla storia dell’edificio – già sede dell’ambasciata lituana –  che nel 1940 fu confiscata come ultimo territorio occupato e che dopo il crollo dell’URSS nel 1991 fu utilizzata come sede dell’Ufficio consolare dell’Ambasciata di Russia in Italia. Oggi rappresenta uno scrigno che nasconde al suo interno storie collettive e personali di liberazione dall’occupazione

Le tre mostre del Maxxi

Oltre alla mostra di Jacovitti intitolata “Jacovittissimevolmente: l’incontenibile arte dell’umorismo” – presente fino al 18 febbraio 2024  – in cui si racconta il mondo fantastico ma scomodo, allegro quanto irriverente di Jacovitti e delle sue tavole, al MAXXI ci sarà anche la mostra su Riccardo Dalisi intitolata “Radicalmente” fino al 3 marzo 2024, che, ad un anno dalla sua scomparsa, presenta una retrospettiva a tutto tondo dell’artista e architetto. Dai laboratori creativi con i bambini di Napoli al design “ultrapoverissimo”, dalla reinterpretazione della caffettiera napoletana alle installazioni urbane fino alla reinterpretazione delle mitologie urbane, si scopre il carattere rivoluzionario di Dalisi che capovolge il mondo, immergendo il visitatore in un ambiente onirico e irreale.

Sempre al Maxxi fino al 26 maggio 2024 si trova  anche la mostra di Aalto – Aino Alvar Elissa ”La dimensione umana del progetto”, in cui gli edifici e il design convivono in una dimensione di perfetta armonia con la natura e con l’uomo che li abita. Si tratta di 11 progetti realizzati dallo studio Aalto secondo un allestimento sperimentale che contribuisce a dare chiavi di lettura della realtà sempre diverse allo spettatore, perché, come diceva il celebre architetto, “La vera architettura esiste solo quando pone al centro l’essere umano”.