“Rare Language” è il titolo dell’esposizione dedicata a l’eclettica figura dell’artista francese Louise Bourgeois, inaugurata martedì 25 giugno presso la sede storica dello Studio Trisorio, alla Riviera di Chiaia 215, dove sarà visitabile fino al 31 ottobre 2024.
La mostra è una delle tappe dell’itinerario italiano che rende omaggio a una delle più influenti artiste contemporanee, coinvolgendo insieme allo Studio Trisorio prestigiose sedi museali quali la Galleria Borghese e Villa Medici a Roma, il Museo Novecento e il Museo degli Innocenti a Firenze.
Cosa aspettarsi dalla retrospettiva di un’artista come Louise Bourgeois?
Nella pura e neutra cornice dello Studio Trisorio sono in mostra 35 disegni dell’artista, realizzati tra il 1947 e il 2008 e 4 sculture in bronzo che testimoniano la sua poetica in un ampio arco cronologico.
Fonte foto: Flash Art
Cosa si intende con “Rare Language”?
I segni tracciati su fogli di carta, che caratterizzano i disegni dell’artista francese, appartengono ad un linguaggio raro, perché interiore, richiamando direttamente la sua infanzia trascorsa a Parigi ed il tortuoso rapporto con i genitori. Rimasta fonte di ispirazione per Louise Bourgeois, l’infanzia, come lei stesso ha affermato, “non ha mai perso la sua magia, non ha mai perso il suo mistero e non ha mai perso il suo dramma”, diventando così materiale imprescindibile e fondamentale, che l’artista riversa nella forma d’arte, per esorcizzarne il trauma, dandogli così concretezza reale.
Se i disegni sono spazi creativi dove annotare emozioni e idee, “infilzandole come farfalle”, le sculture sono forme ancora più tangibili, immagini a tre dimensioni realizzate per esorcizzare il passato e le paure inconsce, dominando così il caos interiore. Nascono dai ricordi che riaffiorano nel corpo e che l’artista definisce “semi” delle sue opere.
Fonte foto: Flash Art
L’arte di Louise Bourgeois è così permeata di memorie autobiografiche che interessano tutti gli aspetti della sua vita.
Geometrie astratte o spiraliformi, rimandi espliciti al corpo femminile e maschile, sono gli elementi ricorrenti del bagaglio artistico della Bourgeois che si fonda sulla necessità dell’immediatezza, per esprimere i suoi stati d’animo, per raccontare la relazione complessa fra l’individuo e ciò che lo circonda.
Biografia dell’artista
Artista di fama internazionale, Louise Bourgeois (Parigi 1911 – New York 2010) è stata nominata Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministro della cultura francese (1983) e ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali: il Grand Prix national de la sculpture dal governo francese (1991), il Lifetime Achievement Award dal Centro Internazionale di Scultura di Washington D.C. (1991), la National Medal of Arts dal presidente degli Stati Uniti (1997). È stata eletta membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze e ha ricevuto la medaglia della Legione d’Onore francese (2008). Le sue opere sono state esposte in ogni parte del mondo. In Italia sue mostre personali sono state ospitate presso la Biennale di Venezia dove ha rappresentato il Padiglione degli Stati Uniti (1993), la Fondazione Prada (1997), la Fondazione Bevilacqua La Masa (2000), il Museo Nazionale di Capodimonte (2008), la Fondazione Vedova (2010). Nel 2017 presso lo Studio Trisorio è stata realizzata la mostra Voyages Without a Destination e nello stesso anno presso il Museo di Capodimonte, per il ciclo Incontri Sensibili a cura di Laura Trisorio e Sylvain Bellenger, è stata esposta per la prima volta in Italia l’opera di Louise Bourgeois Femme couteau (2002) in dialogo con il Martirio di Sant’Agata, opera seicentesca di Francesco Guarino.
Studentessa di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico. Amante della musica, teatro, della danza, dell’arte in ogni sua manifestazione, appassionata di Monet, Klimt- Secessione viennese ed arte contemporanea orientale.